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Sanità, il consiglio provinciale approva il piano

Armando Cusani

LATINA – Dopo un serrato percorso di confronto politico tra maggioranza e opposizione durato diverse settimane il Consiglio provinciale, all’unanimità dei presenti, ha votato il documento “Osservazioni all’organizzazione sanitaria proposta dalla gestione commissariale – manifesto per la sanità”.

Un documento che indica con pragmatismo un cammino sulle cose da fare per giungere all’ottimizzazione dei servizi sanitari della provincia di Latina.

Un documento costruito su 40 pagine che rappresenta, senza ombra di dubbio, un atto politico capace di offrire risposte praticabili per una sanità moderna ed equa, dove l’esigenza di ospedalizzazione si affiancata ad una deospedalizzazione costruita sul territorio, valorizzando sia quella pubblica che privata.

Un passaggio importante, poi, su cui poggia molto dell’impalcatura del licenziato documento, riguarda l’organizzazione sanitaria offerta dalle gestioni commissariali: un vero dramma nel dramma.

“Il Commissariamento è una misura straordinaria – afferma il presidente Cusani – che si è di fatto sostituito al regime ordinario, nel Lazio una consuetudine ormai, che non trova precedenti.

In un confronto così serrato tra interessi, che non possono dirsi coincidenti ma al contrario diversi e contrapposti, la regione Lazio ha interesse ad essere rappresentata dal Presidente democraticamente eletto che operi scelte nell’interesse esclusivo del suo territorio, ma che la coincidenza dei ruoli ineludibilmente penalizza, sacrificandolo ad interessi che non possono essere considerati prioritari.

La salute è per i cittadini della regione un interesse costituzionalmente protetto che deve trovare cogenza nelle azioni e nelle scelte operate dalla Regione e dal suo Presidente senza quei compromessi dei quali il Commissario alla Sanità inevitabilmente deve considerare nella realizzazione della quadratura del cerchio.

Perché mentre per il Presidente della Regione il diritto alla salute è per i suoi cittadini un diritto irrinunciabile e per questo senza prezzo, per il Commissario alla Sanità, suo malgrado e siamo sufficientemente onesti per comprenderne le ragioni, la salute diviene un fattore eminentemente economico perseguibile secondo logiche esclusivamente aziendalistiche ove paradossalmente la tutela della vita umana diviene inconciliabile con la ristrettezza delle risorse.

Ben si staglia quindi la definizione atecnica di Commissario del Budget piuttosto che della sanità, poiché è la gestione delle risorse, la loro distribuzione e il loro recupero la missione preponderante del Commissario, non certamente la produzione di salute per i cittadini.

Riteniamo per tali ragioni che questo non possa soddisfare l’interesse della Regione ed invitiamo il Presidente della Giunta da spogliarsi da questa veste, inconciliabile con il bisogno di salute, al fine di poter realizzare compiutamente scevra da ogni condizionamento legato a logiche ragionieristiche gli interessi della Regione Lazio e dei suoi cittadini, su un tema che non tollera commistioni né accetta compromessi di sorta.

Da ciò – termina il presidente della provincia di Latina Armando Cusani – il recupero della responsabilità diretta della Regione nella gestione del deficit che conduca al superamento di una gestione commissariale inidonea ad assicurare il diritto di cui all’art.32 della Costituzione”.

Nel ribadire con forza il totale dissenso alla decretazione commissariale a far data dal 2006 in tema di sanità, proposto dai commissari che ad oggi si sono succeduti, il Consiglio provinciale con l’approvazione del documento si impegna a promuovere un’azione comune a sostegno delle ragioni del territorio attraverso: 1) la convocazione della Conferenza dei Sindaci; 2) la convocazione della Conferenza delle Istituzioni; 3) la convocazione di Consigli provinciali congiunti con la Provincia di Frosinone, Rieti e Viterbo.

L’audizione e il coinvolgimento di tutti gli operatori medici e paramedici, e di tutti gli stakeholder del sistema sanitario.

Si impegna, infine, laddove risultassero disattese tutte le istanze del documento, a perseguire anche giudizialmente e presso ogni sede opportuna gli interessi del territorio della provincia di Latina lesi e pesantemente penalizzati dalle scelte promananti dai Commissari ad acta per la sanità che si sono avvicendati e di cui ai decreti approvati e che non trovano, alla luce di quanto motivatamente espresso, alcuna condivisione da parte del Consiglio provinciale.

 Riceviamo e pubblichiamo da

Everando Longarini

portavoce del presidente della Provincia Armando Cusani

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