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Tragedia del Santa Lucia, il ricordo sulle isole pontine

Ponza

 

PONZA – Domani i Comuni di Ponza e Ventotene, unitamente al Comitato delle famiglie delle vittime presieduto dalla sig.ra Mirella Romano, ricorderanno la tragedia del “Santa Lucia”, la nave postale attaccata e affondata nello spazio di pochi secondi da quattro aerosiluranti inglesi Beufighters 47 durante la navigazione nel tratto di mare antistante l’isola di Ventotene. Bilancio: su settanta persone (equipaggio compreso) si salvarono solo in quattro. “L’affondamento del “Santa Lucia”, ricorda il Presidente Armando Cusani, fu il primo, tragico fatto bellico in quella Provincia di Littoria in cui il re, Vittorio Emanuele III di Savoia, con R.D. n.630 del 14 luglio 1943, n.630, entrato in vigore il 20 luglio, aveva dichiarato lo stato di guerra. Da quel 24 luglio 1943, le nostre isole rimasero senza collegamenti regolari con il continente. Il giorno dopo, la caduta del Fascismo e l’arresto del Duce Benito Mussolini. E’ importante che ogni anno la prima di tante tragedie vissute dalle popolazioni dei nostri comuni sia destinataria di questa testimonianza per rendere omaggio alle persone scomparse e quale monito alle nuove generazioni ad impegnarsi perché il ricordo sia coniugato con un impegno concreto per consolidare la Pace, la Libertà e la Democrazia nelle quali viviamo”.

L’iniziativa ha ancora più valore se si considera che Ponza e Ventotene vivono in questo momento problemi delicatissimi che rischiano di minarne l’economia e le possibilità di sviluppo proprio in quel settore trainante che è stato negli ultimi anni il turismo. “Sono problemi – aggiunge il Presidente Cusani – per i quali l’attenzione e l’impegno della Provincia sono massimi e concreti sia nel far fronte unico con i due Comuni, che rispetto alla Regione: in quanto tali costituiscono una priorità assoluta da risolvere in modo radicale ed una volta per tutte. Anche perché se andiamo a ritroso nel tempo non possiamo non considerare che la spiccata vocazione turistica delle nostre isole è stata tarpata dalle decisioni del Fascismo di farne non la “Capri dei Romani”, bensì il luogo simbolo del confino politico di polizia, e quindi della deportazione, con tutte le conseguenze negative che esso ha comportato per le popolazioni isolane. L’Accordo di programma Regione Lazio – Ministero dell’Ambiente presentato nel corso della conferenza stampa di ieri a Latina dal Presidente della Giunta regionale Renata Polverini prevede, tra gli altri, 11 interventi di consolidamento orografico di Ponza e Ventotene per circa 10 milioni di euro. E’ il segno di un’attenzione molto forte che desideriamo alimentare nel tempo al pari del resto del territorio della provincia”.

Tornando alla tragedia del Santa Lucia e al confino politico di polizia, il Presidente Cusani non ha dubbi: “Credo che lo Stato abbia verso Ponza e Ventotene un debito etico da riconoscere con il conferimento ai gonfaloni dei due Comuni della Medaglia d’Oro. Conseguente al debito etico, quello oggettivo di averne abbandonato il territorio al proprio destino, privandolo di interventi importanti per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo del turismo che solo ora si cominciano a colmare”.

Nel caso della ricorrenza dell’affondamento del piroscafo, il Presidente Cusani spiega l’iniziativa: ” sensibile alle sollecitazioni dei due Comuni ho incaricato gli uffici di elaborare una relazione sui fatti della guerra e del confino di polizia. Il lavoro è stato completato in questi giorni e ad ottobre, d’intesa con i Sindaci Porzio e Assenso, chiederò una riunione congiunta del Consiglio Provinciale e dei Consigli Comunali di Ponza e Ventotene perché i Gonfaloni dei due Comuni siano insigniti di Medaglia d’Oro al Merito Civile. E’ già pronta anche la deliberazione congiunta e ne seguiremo attentamente l’iter. Nel frattempo continueremo l’impegno per la ripresa economica e l’organizzazione ambientale delle due isole”.

 

 

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