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Ucid, tavola rotonda sul nucleare

Relatori tavola rotonda

LATINA – Si è svolta oggi presso l’Auditorium della Curia Vescovile in piazza Paolo VI a Latina, la Tavola Rotonda organizzata dalla sezione UCID di Latina, in collaborazione con la Confindustria e con il patrocinio della Camera di Commercio di Latina, sul tema:

“La responsabilità sociale dell’Impresa nella necessità del nucleare”.

Il presidente della Sezione dell’UCID di Latina, Gen. Fernando Guerzoni e il Presidente della Confindustria di Latina, Ing. Fabio Mazzenga hanno presentato la Tavola Rotonda, coordinata dal Prof. Paolo Togni.

Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Petrocchi, Vescovo di Latina, ha pronunciato un affettuoso saluto a tutti i partecipanti.

Il Presidente regionale dell’UCID, Senatore Riccardo Pedrizzi, già Presidente della sezione di Latina, ha portato un sincero e orgoglioso saluto a tutti sottolineando come la missione dell’UCID sia proprio quella di essere un’organizzazione che dia un’anima alle imprese.

Il Presidente della Confindustria di Latina, Ing. Fabio Mazzenga ha sottolineato come l’elevato costo dell’energia blocchi lo sviluppo dell’impresa, da qui la necessità sociale nel nucleare. “Il nucleare – afferma – è una strada che si affianca anche alle altre energie rinnovabili. Il nucleare fa ancora paura, ma oggi dobbiamo dire che le tecnologie sono molto più testate che nel passato, per cui noi di Confindustria siamo convinti che se vogliamo continuare a crescere la strada sia quella del nucleare anche se è lunga”.

Interventi dei relatori:

* S. Em. Rev. Card. Renato Raffaele Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e Presidente Emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Sua Eminenza ha sottolineato il ruolo sociale dell’utilizzo dell’energia nucleare nel nostro paese e come la Chiesa abbia dato indicazioni in merito nell’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI, “Caritas in Veritate”. “La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino, la crisi diventa occasione di discernimento e di nuova progettualità. Dall’Enciclica esce un messaggio di incoraggiamento all’umanità per superare questo periodo. Le questioni legate alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente devono oggi tenere in debita considerazione le problematiche energetiche”.

* Prof. Umberto Tirelli, Direttore Dipartimento di Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori di Aviano, è intervenuto sul Nucleare e la salute. “Nel mondo gli impianti nucleari operativi sono 436 situati in 30 paesi, tra i quali Francia, Giappone, Russia, Cina, India, Finlandia, Germania, Svizzera, Spagna, Svezia e Stati Uniti. Oltre a questi, altri 30 paesi stanno prendendo in seria considerazione l’opportunità di dotarsi di energia nucleare, tra i quali Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Israele, Polonia, Bielorussia. Come autorevolmente certificato anche dal prof. Umberto Veronesi, dovrebbe essere chiaro che, sia dal punto di vista ambientale che da quello sanitario, l’energia nucleare è notevolmente più sicura di quella proveniente dai combustibili fossili in generale, molto diffusa nel nostro paese. Il nucleare è fonte di energia potente e pulita al contempo e sostituisce tecnologie che invece portano ad inquinamento e a morte per tumori, come quelle che fanno capo al carbone e al petrolio. Dal 1975 al 2003 uno studio promosso dal Consiglio di Sicurezza Nucleare (CSN) e dall’Istituto di Sanità Carlos III ha valutato 8 milioni di persone che vivevano in più di 1000 comuni situati nel raggio di 30 km dalle 9 centrali nucleari della Spagna. Lo studio non ha rilevato alcun aumento della mortalità per cancro associato al funzionamento degli impianti”.

* Prof. Sergio Garribba, Consigliere per le Politiche dell’energia del Ministero dello Sviluppo Economico. “Tre grandi ragioni hanno spinto il Governo a rilanciare il nucleare nel nostro paese: 1) – Sicurezza delle forniture energetiche. Le forniture energetiche del paese sono essenzialmente di importazione di combustibili fossili (petrolio, gas etc). Il mercato internazionale del petrolio e del gas è suscettibile di variazione dei prezzi, inoltre la produzione di tali combustibili è concentrata in pochi paesi per cui ci troviamo a confrontarci con paesi che possono mettere a rischio il nostro approvvigionamento energetico. 2) – Il cambiamento climatico dovuto all’emissione di gas con effetto serra e di anidride carbonica. 3) – Competitività del sistema energetico nazionale. Le imprese italiane pagano l’energia due volte il prezzo che si paga in altri paesi. Queste considerazioni hanno portato il Governo a rilanciare l’opzione del nucleare. L’energia nucleare ha un vantaggio, quello di essere disponibile e sicura. Nel G8 l’Italia è l’unico paese che non fa uso di energia nucleare e nel G20 è il secondo paese insieme all’Arabia Saudita che ha ben altre risorse”.

* Prof. Paolo Togni, Presidente Associazione Viva, per la diffusione della corretta conoscenza ambientale. L’Associazione ha lo scopo di approfondire e diffondere i molteplici aspetti della conoscenza ambientale, informando correttamente l’opinione pubblica sullo stato della conoscenza maturata dalla ricerca scientifica. In particolare l’Associazione si propone di correggere la disinformazione circolante in questo settore nella opinione pubblica e tra i mezzi di comunicazione sociale.

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