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Gino Cesare Gasbarrone
SONNINO – “Mustafa ha accettato di rispettare la nostra legge. Sua moglie a scuola scoprirà il volto”. E’ sereno il sindaco di Sonnino Gino Cesare Gasbarrone, dopo l’incontro svoltosi questa mattina presso la scuola materna di Via Capocroce dove era stato sollevato il caso della donna marocchina con il burqa.
“Già all’indomani della polemica – ha detto Gasbarrone – l’imam di Priverno, e marito della mamma con il velo, aveva spiegato la situazione a sua moglie e aveva concordato con lei il da farsi. Hanno vinto il dialogo e il buon senso che ho sempre invocato in questi giorni”.
Sul clamore suscitato dalla vicenda Gasbarrone ha detto: “Siamo stati usati avremmo preferito che Sonnino fosse conosciuta per l’olio o magari per il primato nella raccolta differenziata”.
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E sulla vicenda interviene anche Gamal Bouchaib, presidente dell’associazione Musulmani Moderati e membro del Comitato per l’Islam del Viminale che si dice d’accordo al divieto di utilizzare il Burqa in luoghi pubblici: “La vicenda è il perfetto esempio che dimostra come una legge che proibisce il velo integrale in luoghi pubblici o aperti al pubblico, non solo sia opportuna, ma assolutamente necessaria per chiarire una volta per tutte che in Italia non si gira con il volto coperto”. Secondo l’esponente la storia è paradossale e “ancora più paradossale è definirla un civile compromesso, cioè quello di scoprirsi il volto una volta entrata nell’atrio della scuola. Bouchaib lancia infine un appello “al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, affinché intervenga in questa vicenda evidentemente, finora, gestita male.
