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Formazione: ecco il motore dello sviluppo del territtorio montano

Cori

CORI – La Festa della Montagna di Cori, tenutasi nella prima metà di agosto presso Fontana del Prato, in località Abboccatora, ed organizzata dal Gruppo Montagna 1 – Sentieri e Natura O.N.L.U.S è stata l’occasione per fare il punto sul tema della formazione quale motore di sviluppo del territorio montano. È stato messo in luce l’esistenza di un “sistema montagna” estremamente vivo e dinamico, capace di sviluppare e consolidare un vero e proprio sistema imprenditoriale a misura di territorio, fondato sulle risorse locali, sia in termini di fattori di produzione che, soprattutto, di conoscenze. Un sistema economico che, valorizzando le risorse agricole ed ambientali, possa dare origine ad imprese e professionalità di alto livello, e su un concetto di pluriattività inteso come capacità di integrazione tra ambiti economici e produttivi diversi, che convivono e si implementano reciprocamente generando un volano diffuso e continuo e permettendo, di fatto, di costruire un percorso professionale ed imprenditoriale basato sulla sostenibilità ambientale e, dunque, a presidio dell’ambiente. Non solo, quindi, reinvenzione di professionalità antiche, ma anche proposizione di nuove, riscoprendo i propri valori con gli strumenti e le tecniche della modernità e scommettendo così sulla possibilità dei giovani di restare, attirando nuove risorse umane culturalmente avanzate. Quella del lavoro e delle professioni in montagna è una partita che si gioca soprattutto in termini culturali, perché solo dando ai giovani una solida base in tal senso sarà per loro possibile rimanere in montagna, riappropriarsi delle conoscenze legate al territorio e fare impresa in montagna.

Va da sé che occorre un quadro normativo capace di riconoscere le peculiarità del sistema economico montano, al fine di valorizzarle, ed investire sulle risorse umane affinché abbiano piena consapevolezza della loro identità e dignità, ma anche un corretto rapporto di valore con il proprio territorio, riconsiderandolo quale luogo di vita e di lavoro.

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