LATINA – “Sabato 8 gennaio ho partecipato alla manifestazione degli agricoltori aderenti al CRA (Comitati Riuniti Agricoli), per esprimere, da parte mia, solidarietà e impegno alla loro nobile causa”. Lo scrive l’ex sindaco di Latina, Delio Redi (in corsa per le prossime amministrative) in una nota che qui pubblichiamo integralmente.
“Sono figlio di genitori contadini, emigrati dal veneto (Rovigo) nel’ottobre del 1933 e assegnatari del podere numero 511 insieme a mio zio Giovanni, bersagliere in bicicletta, entrato a Trieste il 3 novembre del 1918. La famiglia era guidata da mio nonno Antonio ed era necessario, per l’assegnazione del podere, che almeno un esponente della stessa fosse stato combattente nella prima Guerra Mondiale. Sono nato il 16 ottobre del 1939 e sono stato partecipe nella famiglia dei grandi sacrifici, del lavoro ingrato di contadino che la famiglia stessa ha sofferto. Fino ai vent’anni ho fatto anch’io il contadino insieme ai miei familiari, finché gli impegni universitari mi hanno costretto a dedicarmi a tempo pieno agli studi. Ciò non toglie che abbia vissuto le varie fasi di questo mondo agricolo nato dalla bonifica, momenti di grande impegno e sacrificio per lo più mal ripagati. Sono ancora oggi agricoltore, in quanto erede della quota di terreno di proprietà di mio padre (circa 5 ettari), che ho sempre coltivato direttamente o fatto coltivare, per rispetto alla memoria paterna.
Ciò mi porta a dire che conosco bene questo mondo e che i lamenti e le proteste che da esso provengono sono più che giustificati. L’attenzione degli organi istituzionali preposti o delle associazioni ufficiali di categoria sono molto flebili, per non dire quasi inesistenti, certamente insufficienti a far fronte alle esigenze del momento. Qui non si tratta soltanto di sostenere una categoria, anche se nobile e importante, ma di dare un respiro a quella parte di economia che è a fondamento delle primarie esigenze della Società. In questo momento di crisi industriale, l’attenzione deve essere rivolta non solo alle difficoltà di questo mondo, come è bene che sia, ma anche al lavoro di quanti sono impegnati in agricoltura. Se questo ultimo settore trova l’attenzione giusta, con un equo prezzo dei prodotti agricoli di base (in primo luogo del latte), una serie di benefici soprattutto per le piccole attività agricole: quali per esempio la sospensione del pagamento dei contributi, finanche di un più equo prezzo del costo dei servizi (come quello relativo all’acqua d’irrigazione), della valorizzazione di tante piccole imprese che garantiscono genuinità del prodotto; se si dà seguito a questa impostazione, forse il settore agricolo può trovare la forza e la capacità di uscire dall’attuale crisi e dare un sostanziale contributo alla ripresa economica del nostro territorio e dell’economia nazionale.
Per quanto attiene al mio impegno, posso assicurare, come candidato a Sindaco di Latina, che la mia attenzione, come è sempre stata rivolta al mondo agricolo nelle mie passate amministrazioni (strade di campagna, acqua potabile nelle case, gas metano e sistema fognario nei nuclei più abitati, ecc.), non verrà meno, qualsiasi potrà essere il mio ruolo nell’ambito del Consiglio Comunale; data la situazione del mondo agricolo, sarà bene istituire, nell’ambito della giunta, uno specifico assessorato all’agricoltura, che non perda le sue connotazioni e funzionalità, nel più ampio comparto delle “attività produttive”.
Agli agricoltori aderenti al CRA, al presidente del comitato Danilo Calvani e agli altri organizzatori, ribadisco la mia solidarietà con un invito affettuoso, che non vuole essere critica, di continuare a dimostrare, con fermezza, ma sempre nel rispetto delle regole e con toni contenuti, la bontà delle loro richieste che, viste le origini contadine, possono definirsi le nostre”.
Delio Redi