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Visari: “contro la violenza c’è bisogno di azioni concrete”

LATINA – Questi anni recenti sono stati per Latina una specie di tunnel buio e angusto dentro cui si sono consumati, senza che nessuno se ne accorgesse, le peggiori nefandezza a danno delle coscienze e della comunità.  Abbiamo dovuto assistere alla elevazione di famiglie criminali dal rango di
bassa manovalanza della delinquenza locale allo status di facoltosi imprenditori. Abbiamo visto piccoli briganti accedere ai servizi e sussidi pubblici. Abbiamo assistito alle sparatorie, alla colonizzazione del settore edile da parte di clan camorristici, la politica dei rifiuti sempre
sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Nella nostra percezione siamo ancora la cittadina di provincia tranquilla, di quelle dove non succede mai nulla. Invece, se proviamo a confrontare le pagine dei nostri quotidiani con quelle di altre città di pari dimensioni, l’impressione è sconcertante. In questi momenti si invocano regole più stringenti, provvedimenti eccezionali, la crisi dei valori. Ciò che indigna di più in verità è la lontananza delle istituzioni. Penso all’Amministrazione Provinciale, che in questi anni ha visto attraversare le vicende più inquietanti senza mai discutere, ragionare. Questo consiglio provinciale è stato un muro di gomma su cui sono rimbalzate le più gravi emergenze di sempre. Tutta l’Italia parlava di Fondi e del Prefetto che voleva lo scioglimento per infiltrazioni della camorra, perfino alcuni consigli comunali si riunirono sull’argomento, in particolare Latina celebrò 2 riunioni, ma in Provincia nessuno pronunciò una sola parola e l’invito del Pd a riunirsi cadde nel vuoto. Pochi mesi fa ci fu lo scontro fra criminali che fece registrare 3 morti e un tentato omicidio. Tutta la città si svegliò come da un incubo sentendosi nel far west, ma l’Amministrazione Provinciale non pronunciò una sola parola. Nemmeno oggi, a pochi giorni dall’omicidio Vaccaro, la Provincia intende dire qualcosa. C’è chi a titolo personale minimizza facendo ricorso ad una sempre attuale mancanza di valori nei giovani. Non cisto più ! Non basta più. La Provincia non può continuare a nascondersi, le istituzioni locali devono dare segnali di presenza, di vicinanza. Non possono sempre rispondere con la negazione dell’evidenza, l’indifferenza o semplicemente l’assenza. Le parole del padre e della sorella di Vaccaro, pronunciate in quella chiesa gremita, sono un monito che la politica non deve ignorare: “MAI PIU!” Queste 2 parole meritano una risposta come pure l’invito accorato a “NON  DIMENTICARE”.
Ai funerali di Vaccaro hanno partecipato in tanti a titolo personale, ma pochissimi, anzi nessuno che rappresentasse le istituzioni. Non possiamo accettare la ostinata reticenza della Provincia, pretendiamo una discussione vera, franca, davanti a tutta la comunità da parte della massima assise locale politicamente legittimata. Sono tanti i temi da trattare: i giovani, la camorra, i commercianti, la sicurezza urbana, ecc. Invece, si cerca di deviare giocando sulle parole. È così che il tema della sicurezza viene ricondotto a questione di traffico stradale e quello della criminalità a questioni di bullismo. IL PD chiederà formalmente la celebrazione di un consiglio provinciale ad hoc. Lo dobbiamo alla famiglia Vaccaro e a tutta la città che non vuole
dimenticare.

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