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Arsenico, ok alla deroga per il Lazio. Verdi: “L’emergenza resta”

LATINA – La Commissione Europea ha concesso la deroga chiesta dalla Regione Lazio per il tasso di arsenico contenuto nell’acqua potabile e l’acqua torna potabile quasi ovunque,  anche in provincia di Latina. Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2012,  e prevede che il limite massimo ammesso passi da 10 microgrammi/litro a 20.

Soddisfatti la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei «Il piano di rientro procederà spedito – dicono – con interventi di potabilizzazione dell’acqua soprattutto nei Comuni più esposti per garantire entro la fine del prossimo anno i livelli di arsenico pari a 10 microgrammi per litro. La deroga – sottolinea l’assessore – ci permette di effettuare questi interventi senza dover interrompere l’erogazione dell’acqua potabile in tutti quei Comuni dove i livelli oscillano tra 10 e 20 microgrammi» come avviene nel nord pontino e in quattro borghi di Latina. La novità non interessa invece il quartiere San Valentino di Cisterna dove l’acqua resta non potabile visto che la concentrazione raggiunge anche i 40 microgrammi.

Ma questo non significa che l’arsenico abbia smesso di nuocere alla salute. Lo sottolienano i Verdi: “La deroga non cancella l’emergenza – spiegano in una nota – «I cittadini subiscono gli effetti dell’arsenico che, è bene ricordarlo, si accumula nell’organismo, da molto prima dell’entrata in vigore della direttiva europea nel 2003. Siamo convinti, quindi, che nonostante la deroga arrivata da Bruxelles l’emergenza non sia finita e sia necessario intervenire subito”.

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