LATINA – Una delegazione della Rete per la Legalità é stata ricevuta – mercoledì mattina – presso la prefettura di Latina: Lino Busà, presidente nazionale di SOS Impresa, l’avv. Veronica Fedele, responsabile dello sportello antiusura di Formia gestito dall’associazione Insieme per la legalità e l’avv. Alfredo Nello, dell’ufficio legale centrale di SOS Impresa, hanno illustrato al dottor Cibelli e al dottor Talani, rispettivamente responsabile e dirigente dell’area 1, la struttura e le attività del movimento antiracket e antiusura che, dal mese di dicembre scorso, opera anche nella parte sud della provincia. Lo sportello di Formia, infatti, è deputato a coprire il territorio da Terracina a Minturno.
Le controparti della prefettura, in un clima di cordiale e reciproca intesa, hanno mostrato un vivo e sincero interesse per il lavoro svolto dalla RETE in favore delle vittime di racket e usura. Tutti d’accordo, quindi, sulla necessità di incrementare gli sforzi nel diffondere la cultura della denuncia e della richiesta di collaborazione alle forze dell’ordine, da parte delle vittime stesse.
Il presidente Busà ha confermato il massimo impegno di SOS Impresa e della Rete per la Legalità, come dimostrato dalla recente istituzione di un Coordinamento regionale che mira, appunto, ad un maggiore coinvolgimento di tutte le associazioni di settore già presenti sul territorio. L’avvocato Fedele ha sottolineato “l’importanza dell’operatività a livello nazionale e provinciale dell’accordo quadro firmato nel 2007, insieme all’apprezzabile impegno delle associazioni aderenti alla RETE, che si costituiscono parte civile accanto alle vittime nei processi per racket e usura. Una pratica, questa, recentemente intrapresa anche da numerosi Comuni.” L’avvocato Nello, infine, ha auspicato “una più stretta sinergia tra mondo dell’associazionismo, istituzioni, forze dell’ordine e settore bancario che possa contribuire ad un cospicuo aumento delle denunce del fenomeno usuraio. Le vittime di strozzinaggio e racket, oggi, non sono più sole e tali non devono sentirsi. Possono contare sul supporto di una rete effettivamente operante su tutto il territorio nazionale, in grado di garantirgli – gratuitamente – l’assistenza tecnico-professionale necessaria ad affrontare il percorso di denuncia. Solo così si potrà spezzare la morsa criminale in cui vengono a trovarsi le vittime di questi gravissimi fenomeni criminali.”
Mentre a fine marzo, nel quartiere partenopeo di Pianura, sarà presentato il “Patto antiracket” cui sono stati invitati i rappresentanti della Prefettura di Latina, le delegazioni si sono congedate con l’impegno a mantenersi in costante aggiornamento al fine di realizzare l’indispensabile sinergia e unità di intenti tra istituzioni, associazioni antiracket e settore bancario. In questa fase, uno sforzo particolare dovrà mirare a far comprendere alle vittime la necessità e la possibilità di denunciare, oggi resa concreta grazie all’interesse e alla sensibilità di operatori qualificati dediti alla loro tutela.