Gli imprenditori di Federlazio a confronto con Di Giorgi

 

LATINA – Numerosi imprenditori hanno partecipato ieri all’incontro organizzato dalla Federlazio con il candidato a sindaco del Pdl, Giovanni di Giorgi, così come era successo un mese fa con il candidato del Pd, Claudio Moscardelli. Il direttore della Federlazio, Saverio Motolese, ha consegnato a Di Giorgi un documento nel quale, in sintesi, la Federlazio ha individuato otto fattori importanti per cercare di risollevare il futuro delle imprese che operano sul territorio del comune di Latina.

“Se sarò io il prossimo sindaco di Latina – ha detto Di Giorgi – avrò bisogno del vostro aiuto e di quello di tutte le associazioni di categoria per studiare la soluzione ad alcuni problemi che ho particolarmente a cuore”. Il riferimento è ad alcuni obiettivi di Di Giorgi tra i quali far diventare nei prossimi anni il centro di Latina completamente chiuso al traffico. Per rispondere alle esigenze espresse dagli imprenditori Di Giorgi ha poi parlato della necessità di dare vita ad un Albo dei fornitori, fatto da ditte locali, e di uno Sportello per le imprese per snellire la burocrazia che riguarda l’attività degli imprenditori. Di Giorgi ha parlato anche dell’imminente realizzazione di alcune infrastrutture importanti come il collegamento con la A1, quello con Roma e la realizzazione, entro breve tempo, della doppia rotatoria che sorgerà al posto dell’incrocio a raso sulla Pontina, all’altezza del quartiere Q4.

Nel corso dell’incontro si è poi parlato di turismo e in particolare del porto di Rio Martino per il quale la Provincia di Latina ha già stanziato 2 milioni di euro e la Regione 13 milioni.

“Nel giro di 3 anni – ha spiegato Di Giorgi – avremo un porto che potrà ospitare fino a 400 imbarcazioni”. Altro argomento caro agli imprenditori è stato quello della legalità e della sicurezza. “I nostri imprenditori – ha affermato il direttore di Federlazio Motolese – sempre di più si trovano a dover fare i conti con fenomeni di evasione, elusione, concorrenza sleale, lavoro nero che rappresentano un freno per lo sviluppo di tutto il sistema economico”.