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CASTELFORTE – Domani alle 15,30, con una suggestiva e inedita traversata del fiume Garigliano dalla sponda destra (Sessa Aurunca) alla sponda sinistra (Castelforte), prenderà il via l’iniziativa di promozione del Cammino della Via Francigena nella terra degli antichi Aurunci. Un gruppo di pellegrini, alcuni provenienti anche da paesi stranieri, attraverseranno il fiume Garigliano all’altezza dell’antica Scafa di Suio utilizzando il tradizionale sistema con carrucola e fune, come è avvenuto per tanti secoli.
Il “Gruppo dei Dodici”, cui appartengono i pellegrini e la cui anima è il dottor Alberto Alberti, ha già una lunga storia di collaborazione con il comune di Castelforte che ha negli anni scorsi sostenuto e incoraggiato l’iniziativa con la quale si tenta di dare visibilità al Cammino della Via Francigena nei Comuni del basso Lazio come porta del Cammino pontino verso Roma.
«Stiamo sostenendo con forza questa iniziativa -dice l’assessore alla cultura Giancarlo Cardillo – perchè crediamo che questo forma di promozione sia una nuova occasione per riscoprire aree e territori che nei tempi antichi hanno ricoperto un ruolo di primo piano nella storia anche delle vie di comunicazione. Accoglieremo i pellegrini presso l’antica Scafa di Suio e, insieme, ci recheremo a Suio Alto presso la Chiesa di San Michele Arcangelo dove daremo vita ad un tradizionale scambio con la riproposizione di antichissimi canti dedicati a San Michele Arcangelo. Dopo la benedizione del parroco don Cristoforo Adriano, l’amministrazione offrirà ai pellegrini uno spettacolo folk a cura del “Gruppo Folk Internazionale Glio’ Ventrisco» «La valorizzazione del nostro territorio passa in maniera decisa attraverso la riscoperta delle tradizioni e della storia – conferma il sindaco di Castelforte Gianpiero Forte – Il recupero del tracciato della Via Francigena è una delle grandi opportunità che stiamo cercando rilanciare e sono sicuro che anche grazie al contributo di coordinamento della Provincia e all’attenzione della Regione Lazio riusciremo a portare nuova linfa alle politiche per lo sviluppo”
