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Primo trimestre intenso per l’unità di strada “Angeli custodi”

Giancarlo Rufo

LATINA – Il 2011 è iniziato in maniera intensa per le Unità di Strada-Angeli custodi della CRI pontina. Numeri importanti già in questo primo trimestre di attività come si evince dal prospetto allegato. Per esempio, gli oltre cento pacchi viveri distribuiti agli indigenti (che si aggiungono a quelli erogati con il contributo Agea), o il successo che sta avendo il progetto di prevenzione sanitaria per le donne migranti. Da non dimenticare le decine di telefonate al Numero Verde gestito dalla Sala Operativa Sociale. Un lavoro intenso quello dei volontari e operatori CRI che si intreccia con le vicende con cui entrano in contatto. Il riconoscimento della serietà di questo impegno arriva, per esempio, da una 15enne Rom che ha ottenuto dall’ospedale del Capoluogo che al momento del parto fosse aiutata anche dalle nostre Unità di Strada. E ancora. Un giovane è scappato da una comunità del Lazio Nord e si è presenta ai nostri volontari dopo aver telefonato al Numero verde del Sala operativa sociale chiedendo aiuto. Nel corso dei colloqui preliminari il giovane ha ammesso la sua vera storia e con la mediazione della CRI ha fatto ritorno nella sua comunità. Forte anche l’impegno al fianco delle Istituzioni locali o delle società nazionali estere di Croce Rossa, come Canada o Romania, per seguire sul posto il percorso di reinserimento di coloro che hanno chiesto il rimpatrio.
Ogni numero della tabella allegata ha richiesto un lungo e silenzioso lavoro da parte dei nostri volontari e operatori che il Commissario provinciale CRI Giancarlo Rufo ha commentato così: “Attività di advocacy, assistenza umanitaria e sanitaria, contrasto alla mendicità, emergenza freddo, contrasto alla prostituzione, rimpatri volontari ed assisititi in cooperazione con le altre Società consorelle di Croce Rossa. E questi sono fatti! Fatti certificati da un’Ente, la CRI, che vanno sicuramente a chiarire la confusione che qualcuno cerca di creare diffondendo notizie in cui con note di allarmismo e un pizzico di perfida falsità, così da far passare per chiuso un servizio come quello degli “Angeli Custodi”, che ha subìto una ri-modulazione ed un potenziamento, riqualificandolo sotto diversi aspetti. E’ troppo strano infatti che vi siano associazioni, che cercano spesso di scredidare questo servizio. E’ anomalo questo comportamento per chi opera nel terzo settore, senza interesse, ma con il solo scopo di produrre servizi ed azioni rivolte ai vulnerabili, magari unendo le forze, o lavorando in maniera indipendente. Stranamente qui c’è chi interferisce in modo sleale, spacciandosi anche per nostri operatori, pur di ledere un eccellente attività fatta di azioni concrete, vere e quotidiane, svolte da professionisti che con passione ed umanità si spendeno per le emergenze sociali. Un ringraziamento ai responsabili e a tutti gli operatori e volontari, che in questo primo trimestre hanno consentito di raggiungere questi risultati davvero eccezionali”.

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