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Ciarlo (Pd): “Sociale dimenticato, ecco il nostro welfare”

Emilio Ciarlo

LATINA – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del candidato del Pd Emilio Ciarlo sui servizi sociali.

“I servizi sociali sono il cuore della comunità e determinano la qualità della vita dei cittadini. La nostra città non ha una “Carta dei servizi comunali”, non monitora le nuove esigenze sociali, non aiuta i cittadini ad accedere a ciò di cui hanno diritto. Gli asili nido non coprono la domanda, l’integrazione tra i servizi socio assistenziali e quelli sanitari della ASL non è sufficiente.

L’impresa sociale, fonte di lavoro e leva per il miglioramento qualitativo dell’offerta, nella nostra città non parte ed è stata strozzata dalla scelta di Di Giorgi a favore delle grandi imprese multiservizio.

La nostra strategia di un nuovo Welfare si impernia su quattro chiare priorità:

1) aumentare lo stanziamento per i servizi sociali, oggi ancora la metà della media dei comuni italiani, tagliando sprechi e spese di rappresentanza, rafforzando e riqualificando la macchina comunale (avremmo bisogno di raddoppiare il numero degli assistenti sociali) e puntando su una partnership con quelle imprese e cooperative sociali che, se controllate e scelte senza favoritismi, fanno risparmiare la comunità e garantiscono un buon servizio;

2) trovare i 250.000 euro necessari a coprire bene il servizio per gli asili nido pescando tra i soldi che il Centrodestra regalava ai consiglieri di amministrazione delle società comunali inutili (Terme, Latinambiente, Intermodale) e tra quelli ottenibili attraverso i programmi comunali di risparmio ed efficientamento energetico (fino a 400.000 euro);

3) aumentare l’assistenza domiciliare fornita a disabili e anziani, oggi ferma mediamente a 6 ore settimanali, e ampliare l’offerta dei centri diurni, garantendo il sevizio estivo dei minori disabili nei mesi di luglio e agosto;

4) introdurre il “Quoziente Latina”, sul modello di quello di Parma, un correttivo al semplice parametro Isee che distribuisca più equamente il carico fiscale, riducendo tasse e tariffe per le famiglie e tenendo in maggiore considerazione sia i reali carichi familiari (anziani o disabili presenti in famiglia) sia la situazione lavorativa dei genitori.

Queste mi paiono priorità serie e ambiziose. Dalla parte del Centrodetra vedo solo affermazioni demagogiche o imprecise, come l’ultima boutade dell’assessore regionale Forte che dice di aver abbassato le rette degli asili senza poterlo fare (è competenza comunale), proposte sbagliate, come quella del Servizio civile comunale (fabbrica di precariato e clientele) nonché una preoccupante confusione sulle priorità. Purtroppo questa amministrazione sciatta e sconclusionata, clientelare e sprecona, è stata la cifra di questi diciasette anni di centrodestra che finalmente stanno per giungere al termine”.

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