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Il segretario comunale del Pd, Mauro Visari
LATINA – Il segretario comunale del Pd a Latina, Mauro Visari, analizza il voto e arringa i suoi: “Non prevalga la delusione, c’è tanto da fare. Le amministrative sono state un punto di partenza, non di arrivo”. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento di Visari
“Sono segretario del Pd da poco più di 4 mesi, ovvero da quando eravamo già in campagna elettorale. Il partito ha fatto tantissimo, ne sono orgoglioso.
Il voto della settimana scorsa ha lasciato molta amarezza nei sostenitori di centrosinistra, ma sarebbe un errore clamoroso abbandonarsi allo sconforto senza riconoscere la natura profonda di quello che è successo.
Infatti, sia il Sindaco Di Giorgi che le liste a suo sostegno perdono un mare di voti, mentre per l’ennesima volta falliscono tutti o quasi i progetti civici. Latina continua a seguire i partiti tradizionali e a non premiare le liste improvvisate.
Il dato nuovo riguarda il fatto che per la prima volta i voti persi dalla destra vengono recuperati dal centrosinistra. Registriamo, infatti, sul nostro candidato a sindaco un + 10%, sulla coalizione +7% , sul PD quasi un +3% . I democratici inoltre registrano migliaia di voti senza preferenza, segno che il messaggio del nostro partito convince e comincia a penetrare nell’opinione pubblica.
Questi risultati sono e restano esaltanti, anche se a loro corredo manca un ballottaggio che sarebbe stata la giusta conclusione.
Non siamo e non dobbiamo far prevalere la delusione. Questa esperienza che abbiamo vissuto non va presa come un punto di arrivo, ma come il punto di inizio per la Latina nuova.
I Democratici sono carichi di fiducia in questo momento e pronti a correggere gli errori e ad adeguare le strategie per le future sfide.
1. E’ necessario iniziare da subito la campagna referendaria. I referendum di Giugno sono fondamentali per Latina, poiché riguardano anche il nucleare e le leggi sulla gestione dell’acqua.
2. E’ necessario riorganizzare il partito, aprirlo ancora di più, nella speranza di accogliere al suo interno le energie scoperte in questa campagna elettorale. Infatti, non solo abbiamo eletto un gruppo consiliare rinnovato e giovane di età, ma dobbiamo riconoscere, attraverso un impegno nei ruoli di partito, lo sforzo di decine di candidati democratici che risultano essere rappresentativi della città avendo totalizzato centinaia di consensi.
3. Aprire il partito vuol dire anche dialogare con coloro che hanno scelto l’impegno nelle liste civiche, a partire dalla fortunata esperienza di Si Per Latina che elegge un consigliere, ma continuando con le altre.
4. Scontiamo sui borghi una vera e propria marginalizzazione. E’ proprio in queste zone che si registra maggiore affanno. Intendiamo sviluppare una strategia di recupero che non attenda le prossime elezioni, ma al contrario animi da subito una politica di re-insediamento del nostro messaggio politico.
5. Dobbiamo riuscire a sviluppare maggiore gioco di squadra, soprattutto nei rapporti fra i diversi livelli del partito. Scontiamo ancora troppo spesso difetti di funzionamento della nostra macchina organizzativa.
I brillanti risultati ottenuti sono merito dei nostri candidati, ma in testa a tutti di Claudio Moscardelli, che con la sua leadership è stato capace di convincere che la vittoria era possibile. Il centrosinistra è definitivamente uscito dall’angolo nel quale da anni era relegato, il centrodestra resta in affanno e le contraddizioni che lo caratterizzano restano immutate. Non è stata eletta una maggioranza solida e sono in pena per una città che continuerà a pagare il prezzo delle faide interne.
I democratici ci sono, anzi sono sempre di più, non solo perché hanno eletto tanti consiglieri, ma soprattutto perché sentono tutta la responsabilità di difendere questa città!”
