LATINA – Un milione e mezzo di euro in effetti cambiari e assegni e altri 15 milioni tra beni mobili e immobili sono stati sequestrati dalla Polizia in un’operazione antiusura. Un’intera famiglia è indagata per i reati di usura ed estorsione. Padre e figlio, B.F. e A.F., dominavano inoltre il settore delle aste del pescato e l’intera flotta di pescherecci della zona.
Secondo gli investigatori dei commissariati di Fondi e Terracina e della Mobile di Latina che hanno collaborato alle indagini, i tre, sfruttando la situazione economica precaria delle vittime, fornivano inizalmente piccoli prestiti per poi chiedere anche con minacce interessi da capogiro.
Le vittime accertarte sono cinque, quattro ristoratori e un commerciante ittico, tutti residenti e con attività tra Fondi, Terracina e Monte S. Biagio. L’indagine era partita nel settembre del 2010 a seguito della denuncia di uno degli usurati, quando c’era stato il primo sequestro.
Tra i beni sequestrati: denaro contante, polizze assicurative, pacchetti azionari e beni immobili e mobili è stato effettuato nel corso dell’operazione seguita ad una delicata indagine che si è sviluppata tra Fondi, Terracina e Monte S. Biagio. Il vice questore aggiunto Massimo Mazio al microfono di Federica Reggiani ASCOLTAaudioMazio]