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Scrutinio lentissimo, quasi tremila le schede annullate. Di Giorgi saluta gli elettori

LATINA – Terrà alle 16  la sua prima conferenza stampa da sindaco, Giovanni Di Giorgi, rappresentante del centrodestra uscito vittorioso al primo turno alle amministrative a Latina. Nel point elettorale dove si è festeggiato solo a notte fonda, quando il conteggio è apparso sicuro, ha dedicato la sua vittoria al papà, con il quale ha un legame speciale. Poi le prime parole rivolte di ringraziamento per la competizione leale e di stima rivolte all’avversario che lo ha chiamato al telefono.

Latina si fa notare sulla scena non solo per il dato in controdendenza che vede prevalere al primo turno il candidato del Pdl, in un’Italia in cui il Popolo delle Libertà indietreggia, ma anche per la lentezza esasperante dello scrutinio.

Avrebbero dovuto essere completate entro dodici ore dall’apertura delle urne, ne sono passate quasi ventiquattro prima che  le operazioni di conteggio delle preferenze fossero chiuse. Un vero e proprio record negativo quello del capoluogo. Ai seggi si sono registrati problemi di ogni genere: schede di difficile interpretazione, altre con espressione del voto palese, ma non formalmente corretto, sono state contestate: le schede annullate sono in tutto 2686. 444 le bianche. Restano bloccate sette sezioni

Anche il risultato sul sindaco è stato sofferto: Giovanni Di Giorgi, nuovo sindaco di Latina con il 50,97% delle preferenze ha dovuto attendere le 4,30 del mattino e i basarsi sui risultati dei rappresentanti di lista, per stappare lo champagne. La sua vittoria è stata fortemente sostenuta dalle liste collegate che hanno superato il 58%

Delusione invece nel centrosinistra staccato di oltre 12mila voti, il candidato Claudio Moscardelli ha sperato fino all’ultimo di andare al ballottaggio. Il dato da sottolineare qui è inverso rispetto al precedente: buona la prestazione personale per Moscardelli, lfalliscono invece le liste a lui collegate. Che prendono l’8% in meno rispetto al candidato Il Pd va bene e raddoppia la sua presenza in consiglio rispetto alla precedente consiliatura.

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