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“Stop caporalato”, giovedì la tappa pontina di Fillea e Flai Cgil

PONTINIA – La tappa pontina di “Stop Caporalato” si terrà a Pontinia giovedì 19 maggio prossimo presso il teatro “Fellini” a partire dalle 09.30.L’iniziativa organizzata dalla Fillea e Flai Cgil di Latina ha il duplice scopo di porre l’attenzione sulle problematiche legate allo sfruttamento della manodopera del nostro territorio soprattutto in due settori come quello dell’edilizia e dell’agricoltura e, inoltre, fa parte di una campagna nazionale partita dal teatro Ambra Jovinelli di Roma lo scorso 24 gennaio alla presenza di Susanna Camusso per lanciare la proposta di Legge contro lo sfruttamento della manodopera.Tale proposta di Legge è stata già sottoscritta da più di 6.000 persone ed è stata presentata, oltre che a diversi gruppi parlamentari per riuscire ad avere quanto prima un iter legislativo, in diverse iniziative su tutto il territorio nazionale.Giovedì p.v. a Pontina ci sarà la tappa della provincia di Latina, appuntamento a cui sono stati invitati politici della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, oltre che esponenti locali, il Prefetto di Latina, la Regione Lazio, la Provincia di Latina, i Sindaci della provincia di Latina, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’ispettorato del lavoro, dell’Inps, dell’Inail, del mondo imprenditoriale e, ovviamente, i lavoratori e le lavoratrici che subiscono il caporalato e lo sfruttamento.
“Il nostro obiettivo – commentano Ezio Giorgi e Giovanni Gioia Segretari Generali rispettivamente della Fillea-Cgil di Latina e della Flai-Cgil di Latina – è quello di rilanciare proprio da un territorio come Latina fortemente colpito da fenomeni di lavoro nero e da pesanti situazioni di illegalità che investono il mondo del lavoro soprattutto in  settori così frammentari come l’edilizia e l’agricoltura, la proposta di Legge per rendere un reato penale lo sfruttamento della manodopera.”
“ E’ impensabile – continuano i Segretari – che in un Paese civile come il nostro, la Legislazione vigente punisca lo sfruttamento della manodopera con una sanzione amministrativa di 50 euro a lavoratore sfruttato! Noi chiediamo che venga reso penale questo tipo di reato e che venga restituita libertà e dignità al lavoro e ai lavoratori!”
“ Per fare tutto ciò – concludono Giorgi e Gioia – c’è bisogno di normative adeguate (per questo la nostra proposta di Legge), sia a livello nazionale che locale e c’è assoluto bisogno delle massime sinergie possibili tra rappresentanti dei lavoratori, rappresentanti delle Aziende, istituzioni, politica, tutte le forze sane di un territorio che non può più permettersi un sistema di illegalità diffuso che strozza l’economia e le imprese e sfrutta e schiavizza i lavoratori”.

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