Incontro chiarificatore tra Berlusconi e Polverini

LATINA – E’ atteso per questa sera un incontro chiarificatore tra il premier Silvio Berlusconi e la governatrice del Lazio Renata Polverini dopo i ballottaggi che hanno visto opposti a Terracina e a Sora i candidato del Pdl e quelli di Città nuove.. “Mi pare – ha affermato la presidente – che la polemica sia andata oltre i normali dibattiti elettorali, pero’ questa ‘sberla’, come l’ha definita il ministro Maroni, deve far riflettere tutti. Forse e’ opportuno che ci sia meno competizione all’interno degli stessi partiti e delle stesse coalizioni e magari piu’ competizione con gli avversari”. “E’ chiaro – ha continuato Polverini – che c’e’ da riflettere. Direi che a un certo punto il tempo della riflessione deve finire e bisogna iniziare a fare le cose”.

PD – “Capisco l’imbarazzo del duo Storace-Robilotta rispetto alla presentazione della nostra mozione di sfiducia e lo sforzo dialettico di darne una lettura riduttiva. Visto tutto quello che è successo in questi ultimi giorni nel Pdl e nel centrodestra, presentarsi in Consiglio regionale dopo che sono volati gli stracci veri come ‘amici per la pelle’, tentando di raccontare una crisi devastante come una semplice ‘baruffa tra ragazzi vivaci’, è impresa ardua anche per chi ama atteggiarsi a ‘Dottor Sottile’ della politica nostrana. La presentazione della mozione da parte di tutte le opposizioni è un atto dovuto, la denuncia pubblica di una maggioranza allo sbando che da oltre un anno tiene in ostaggio la regione, i comuni, la sanità, il sistema economico, le imprese e i lavoratori, per esclusive beghe interne e poltrone ancora non distribuite. Questi i fatti ed i cittadini del Lazio ne hanno tanta precisa percezione che hanno bocciato il Pdl dappertutto. Se, di fonte a questo disastro, l’attuale maggioranza pensa di ricompattarsi vuole dire che ogni consigliere che ne fa parte se ne assume la piena responsabilità. È legittimo che lo facciano, è legittimo che i cittadini sappiano che non sono credibili: le chiacchiere sono una cosa, la poltrona, però, viene prima”.