LATINA – E’ un mix tra ricerca scientifica, cura del suo orto e mindfulness, la ricetta di vita di Ennio Tasciotti, lo scienziato di Latina, responsabile del Laboratorio di Human Longevity Program dell’IRCCS San Raffaele (in foto con i bambù dal suo profilo Instagram). Oggi, alle 11,30, Tasciotti aprirà a Palazzo M la sessione scientifica di Lievito 2024 sul tema “Intelligenza artificiale, terapie digitali e big data per il futuro della medicina”.
“Oggi voglio raccontare ai cittadini di Latina gli ultimi trend che sto seguendo, riguardano l’intelligenza artificiale e non solo. In particolare tutto quello che stiamo imparando utilizzando i big data, la grande massa di informazioni che oggi possiamo raccogliere su un paziente, perché tanto più sappiamo sulla storia di un paziente, tanto meglio riusciamo a curarlo. Ecco questo è il senso che voglio lasciare oggi – anticipa Tasciotti -. Tutti hanno una gran paura di questa nuova rivoluzione, considerano i dati qualcosa di molto personale, privato, che hanno paura di condividere, ma se riuscissimo a raccogliere e usare queste informazioni sul paziente, potremmo curare tutti molto meglio, con meno sbagli e con un risparmio anche per la salute pubblica. L’altra grande sfida è la personalizzazione delle terapie. Ogni paziente è un unicum, per cui pensare di continuare a trattare tutti con gli stesi farmaci, gli stessi protocolli, seguendo le stesse linee guida, iniziamo a renderci conto che questa è un’approssimazione alla cura. E che invece, facendo una indagine molecolare, andando a guardare che cosa c’è scritto nel Dna, come è cambiato il metabolismo di una persona a seguito della sua unica storia di vita, riusciamo a cogliere molto meglio gli aspetti della malattia di quel paziente, cosa la distingue dalla malattia di un altro paziente e ottenere un percorso di cura più efficace”.
Dopo il ritorno in Italia tre anni fa, seguito ai molti anni trascorsi all’estero a fare ricerca ad altissimi livelli in un’attività definita “all’intersezione tra ingegneria, farmacologia, biologia e medicina”, lasciando aperto il ponte con gli Usa, Tasciotti ha intrapreso nuovi progetti accanto all’attività di divulgatore scientifico sempre coltivata. In particolate l’interesse dello scienziato si è focalizzato sulla longevità: “Tornando – spiega – ho pensato che avesse senso portare in Italia la ricerca sulla longevità, sull’invecchiamento di successo. Qui c’è una qualità della vita più alta, un’aspettativa di vita decisamente più alta e volevo ripartire da quello che noi facciamo meglio degli americani: un mix unico di stili di vita, di atteggiamento spirituale, emotivo, cognitivo alla vita e di buone pratiche che ci fanno vivere meglio e più a lungo e volevo codificare tutti questi segreti scoperti dai nostri nonni e bisnonni e tra questi l’orto l’orto, il fondamento della vita sana”.
Con questi nuovi studi, sono arrivati anche l’orto e la meditazione: “Ho ripreso questa bellissima tradizione di famiglia di coltivare i vegetali in casa, e ogni due settimane, tra tutti i miei viaggi e casini professionali che ho, torno a Latina e dedico tre quattro giorni all’orto e a una vita più tranquilla, proprio per approfondire queste mie conoscenze e questa ricetta unica per l’invecchiamento che sto sviluppando da qualche anno – conclude – . Abbiamo anche bisogno di un po’ di meditazione, la mindfulness, ossia la cognizione “dell’adesso e del qui”, invece di pensare sempre a qualcos’altro che ci affanna la mente”.
Qui per Gr Latina
CHI E’ – Ennio Tasciotti dopo il diploma al Liceo Grassi di Latina, si è laureato in Biologia Molecolare alla Scuola Normale Superiore di Pisa e ha conseguito il PhD in Molecular Medicine all’International Center for Genetic Engineering & Biotechnology, una specializzazione in Molecular Imaging presso il Consorzio di Biomedicina Molecolare di AREA Science Park e una seconda specializzazione in Nanomedicina presso la University of Texas Health Science Center di Houston.
È stato Chairman del Department of Nanomedicine (2010-2015), fondatore e direttore del Center for Biomimetic Medicine (2015-2020) presso lo Houston Methodist Hospital, il migliore ospedale del Texas e uno dei top 20 ospedali in America. Dal 2010 ha raccolto oltre $ 15 milioni di finanziamenti dal Dipartimento della Difesa (DoD) e dal Pentagono per creare soluzioni per rigenerare le ferite di guerra, $ 10 milioni dal National Institute of Health (NIH) per sviluppare terapie mirate per il cancro, $ 25 milioni in supporto istituzionale per la promozione di nuovi programmi scientifici di ricerca traslazionale per la medicina personalizzata, la medicina rigenerativa e la medicina digitale, e 1 milione di euro di fondi da progetti del PNRR e del Ministero della Salute Italiano.
Ha contribuito a 14 libri tecnici, presentato a oltre 300 conferenze e pubblicato 185 articoli di ricerca (H-index: 50, oltre 10.000 citazioni). Le sue scoperte sono protette da 12 brevetti internazionali su nanomateriali e biomateriali per uso biomedico, alcuni dei quali concessi in licenza a società private.