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RAPINA IN VILLA. Botte, spari, terrore in casa Lovato a Santa Maria

LATINA – Due ore di terrore in una villa a Borgo Santa Maria, alle porte di Latina. Un’intera famiglia è stata legata ad un letto, picchiata, tenuta sotto la minaccia di armi da sei feroci banditi che poi sono fuggiti con un bottino di circa 120mila euro in preziosi e gioielli. Indaga la Polizia.

LA SEQUENZA è stata a base di violenza. I sequestratori erano celati da passamontagna, una banda specializzata composta da cittadini dell’Est europeo parlavano romeno fra di loro, ma le manacce erano in italiano: “Se non ci date i soldi qui qualcuno muore”, hanno detto mentre picchiavano a sangue Renato Lovato, imprenditore titolare di un centro di distribuzione alimentare che si trova a poca distanza dalla bella villa In Via Macchiagrande e suo figlio che aveva cercato di difenderlo.

 Il piano della banda, studiato nei minimi dettagli dopo giorni di osservazione dei movimenti della famiglia Lovato, è scattato quando è rientrata a casa la figlia 35enne, Veronica, pilota di aerei commerciali. L’hanno afferrata per i capelli e trascinata fuori dalla macchina, poi hanno forzato una porta e sono entrati. La ragazza infatti vive in una depandance e non ha le chiavi della villa. A quel punto lei e gli altri, madre, padre, figlio e la sorella della moglie sono stati legati mani e piedi, insultati, picchiati e intimiditi anche con le armi: un proiettile, dei quattro sparati nella stanza, ha sfiorato la gamba della signora Lovato. I due figli hanno inutilmente cercato di difendere il papà picchiato selvaggiamente.

“Volevano i contanti”,  hanno raccontato sotto schok le vittime “chiedevano continuamente della cassaforte e dei soldi”. Alla fine si sono dovuti accontentare di gioielli preziosi: un diamante , bracciali, orologi di marca, per una somma che si aggira intorno al 120mila euro. Alle tre di notte la fuga. Solo allora la famiglia Lovato è riuscita a liberarsi dalle cinture usate per immobilizzarli e a chiamare Polizia e 118. Per padre e figlio ferite alla testa causate dal calcio di una pistola, il capofamiglia ha anche tre costole rotte e un grosso ematoma sulla schiena. Negli occhi di tutti, il terrore.

LE INDAGINI – Gli investigatori della Squadra Mobile di Latina guidati dal vicequestore Cristiano Ttatarelli sono al lavoro da ieri notte, il colpo ricorda quello avvenuto a Priverno alcuni mesi fa, la pista da seguire potrebbe essere la stessa. Da quanto si apprende le telecamere del circuito interno non avrebbero ripreso quasi nulla, le immagini sono poco più che ombre. I sequestratori hanno lasciato poche tracce, usavano guanti in lattice e hanno messo in tasca le cicche delle sigarette che hanno fumato Nel 2007 a Latina una rapina analoga era avvenuta a Latina nella villa dell’imprenditore Palombo e di cui non si sono mai trovati i colpevoli.

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