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DANNI IN PIAZZA DEL POPOLO
La lettera di Italia Nostra dopo il tour di Amici

LATINA – «Forse la polemica sui ‘danni’ procurati dalla manifestazione di “Amici” in piazza del Popolo ci è sembrata più un’occasione di cronaca che una vera e propria polemica. Di sicuro un’amministrazione che paga per avere eventi, anche se discutibili, deve esigere rispetto». E’ l’incipit della lettera inviataci dalla sezione locale di Italia Nostra che volentieri pubblichiamo:

«“Esigere”, perché sembra che il rispetto non sia mai sottinteso. Anzi… Ma ci troviamo di nuovo a parlare e a scrivere sullo stesso argomento: qualità e collocazione di manifestazioni ed eventi. Ci interessa ricordare che Italia Nostra ha già esternato sulla stampa opinioni in merito, sia negative che positive, come in occasione delle ripetute istallazioni della pista di ghiaccio (2005), la manifestazione degli Alpini (2010) ed altro. Utilizzare sempre e comunque la Piazza del Popolo, cuore irrisolto del disegno urbano, è sempre stato il facile modo di mostrare il potere politico, il modo più immediato di portare eventi, qualunque essi siano, occasioni grossolanamente tangibili per raccogliere consensi elettorali. Ci è sembrata tristissima la pur interessante manifestazione di “Cinema d’amare”, di cui non siamo riusciti ad avere il programma delle proiezioni, in cui i ragazzi dello stage si sono trovati sotto il sole cocente di luglio, in cui la sera del sabato non si potevano sentire le parole del film perché coperte dalla musica nel giardino del Circolo cittadino. Il palchetto e le poche sedie sperdute …… Forse il nuovo sindaco, essendo ai primi giorni di amministrazione, è ancora dotato di qualche entusiasmo e buoni propositi. E si sarà anche reso conto: che la piazza è adatta a pochissime manifestazioni, quindi non a tutto (sport, mercato, canti ….); che viene quasi sempre allestita in modo deprimente; che non è accogliente; perché tutto deve essere fatto in questa critica piazza centrale? E il continuo fastidio arrecato agli abitanti (della piazza e dintorni)? Non si auspica che i residenti tornino in centro per rendere questo quartiere naturalmente vivo? E la qualità di quanto si propone? Vogliamo qualità. Esigiamo qualità. Ci sentiamo tristi e mortificati quando Latina viene additata come città morta e provinciale. Proponiamo pochi eventi, importanti, belli, e perché no divertenti, stimolanti; ma utilizziamo anche altri ambiti, centrali o periferici. Infrangiamo una volta per tutte, questa forma di basso provincialismo. Abbeveriamo una volta tanto (magari solo per provare) persone assetate di cultura, bellezza, allegria. Noi di Italia Nostra abbiamo liberamente elaborato un piano della mobilità del centro storico indicando vie di traffico a diversa intensità, parcheggi, isole pedonali, percorsi ciclabili e spunti progettuali per una migliore vivibilità. Lo abbiamo offerto alla precedente amministrazione e vogliamo portarlo alla conoscenza di questa nuova, nonché della cittadinanza e varie categorie. Siamo invecchiati su queste tematiche sussurrate, invocate con supplica, a volte urlate a orecchie sorde degli amministratori succedutisi (troppo spesso a loro stessi), senza aver avuto nulla. I fuochi d’artificio inquinano pesantemente, fanno respirare metalli pesanti. Li abbiamo visti e rivisti, sentiti e risentiti. Siamo assordati senza aver ascoltato mai nulla».

 

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