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NUOVI PORTI
Pd: “Studiamo le coste prima di decidere”

LATINA – «Studiamo le nostre coste per individuare le tipologie portuali a maggiore vocazione naturale che soddisfino la richiesta di posti barca e nel contempo tutelino le spiagge e le dune pontine». L’invito a realizzare uno studio approfondito arriva dal Partito democratico di Latina, che ha preso in esame il problema della portualità in provincia nell’ultima riunione del direttivo tenuta lo scorso venerdì.

«Di fronte alle polemiche di questi giorni, avulse da qualsiasi seria programmazione, riguardando anche progetti non previsti nel Piano Regionale del Porti, tra l’altro del tutto obsoleto – scrive il coordinamento provinciale del partito – il Pd, viste le devastanti conseguenze sulla stabilità delle spiagge e delle dune nell’intero litorale della provincia, provocate anche da modeste opere foranee realizzate per la ricostruzione protetta di spiagge, ritiene che debba essere eseguito quanto prima uno studio approfondito da parte di esperti di dinamica dei litorali al fine di individuare sulla nostra costa le tipologie portuali e i siti che hanno maggiore vocazione naturale, con l’obiettivo di poter soddisfare la forte richiesta di posti barca senza produrre danni pesanti e irreversibili alle spiagge e alle dune, che certamente sono una risorsa insostituibile per la qualità dell’ambiente e per lo sviluppo economico pontino». Il Pd ha per questo deciso di organizzare a breve un convegno per discutere delle potenzialità della nautica nel nostro territorio e delle misure di tutela delle nostre coste, invitando scienziati delle università delle città marinare italiane e tecnici ad intervenire portando i propri contributi.

Nel frattempo il Pd lancia un appello alle forze politiche di Latina e provincia e ai consiglieri regionali, «affinché sia inoltrata alla governatrice del Lazio, Renata Polverini – scrivono ancora dal partito – un richiesta di moratoria degli interventi portuali progettati, in particolare, quello che prevede l’ampliamento del porto di Anzio, opera che, a detta di studi di provata professionalità ed esperienza, comporterebbe devastanti accelerazioni dei processi di erosione su tutta la costa pontina, quantomeno fino a Terracina».

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