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PORTO COMMERCIALE A GAETA
Confindustria: “E’ una grande opportunità”


GAETA – “Un’opportunità unica per l’internazionalizzazione delle industrie del basso Lazio e per tutto il centro Italia. Il processo di ristrutturazione che sta investendo il porto Gaeta apre prospettive di grande interesse per lo sviluppo dell’economia pontina e non solo. L’operazione è il frutto della convergenza tra le imprese portuali, riunite lo scorso anno nella “Associazione Operatori Porto di Gaeta”, con il sostegno di Confindustria Latina, e il coinvolgimento di tutti gli enti istituzionali preposti: Regione Lazio, Autorità portuale, Camera di Commercio di Latina, Capitaneria di Porto e Comune di Gaeta”, questo quanto dichiarato al quotidiano “Il Sole 24 Ore” in edicola domani dal Presidente dell’associazione degli industriali di Latina, Fabio Mazzenga intervistato a proposito delle prospettive di sviluppo del basso Lazio.

Notevoli le risorse in campo, a cominciare dai 25 milioni di euro investiti nel progetto di ristrutturazione ed ampliamento attualmente in corso e che porteranno il porto commerciale di Gaeta ad esprimere tutte le proprie potenzialità, dotandolo di infrastrutture specialistiche e diversificate.

All’interno dell’inserto dedicato al sud pontino anche la posizione espressa da Damiano Di Ciaccio, presidente dell’Associazione Operatori Porto di Gaeta che, a proposito della ristrutturazione ha ricordato che i lavori consentiranno di avere un piazzale della logistica di 150mila mq. rispetto agli attuali 40mila grazie a un ulteriore stanziamento ministeriale di 9 milioni appena ottenuto dall’Autorità Portuale, potranno a breve essere svolti i lavori di dragaggio che porteranno il pescaggio dagli attuali 7,5 metri a 10 e con punti di eccellenza a 12, una prerogativa che permetterà l’attracco di collegamenti internazionali, come, per esempio, le navi Ro/Ro e Ro/Pax. Altro dato importante riguarda le banchine. Ad oggi infatti il ‘Salvo D’Acquisto’ dispone di 500 metri lineari di banchina, che saranno a breve raddoppiati.
“Il porto di Gaeta – ha inoltre dichiarato Nicola Di Sarno, presidente di Intergroup – è l’unico gate di collegamento con i traffici mondiali di cui il sud del Lazio dispone.  Punto di arrivo delle materie prime necessarie alle lavorazioni e di partenza del prodotto finito per destinazioni nazionali, insulari ed internazionali.  Considerando la mancanza di aeroporti, linee ferroviarie ad alta velocità e penalizzati da una viabilità carente, è certamente un’opportunità per le industrie pontine, che ancor più in questo momento di contrazione economica, stanno vedendo il porto di Gaeta come snodo fondamentale a supporto delle proprie attività. Le opere di ampliamento e ristrutturazione in corso porteranno il Porto commerciale di Gaeta a poter esprimere tutte le proprie potenzialità, ma rischiano di diventare una cattedrale nel deserto se non portate a termine nella sua totalità in tempi rapidi e se non verranno effettuati i lavori di dragaggio per ottenere un pescaggio a meno 13-14 metri.”
Tutti gli attori stanno lavorando in piena sinergia, cercando anche di dare corpo ad uno degli strumenti di collaborazione più promettenti tra settore pubblico e privato, il project financing, sul quale l’associazione degli industriali punta da tempo soprattutto in quei settori capaci di produrre una remunerazione diretta per l’investimento privato, come appunto nel caso delle infrastrutture.

“Per dare maggiore impulso a questo strumento – ha precisato Fabio Mazzenga – e renderlo attrattore di imprenditori avveduti e capaci, sulla cui bontà e origine dei capitali non vi sia dubbio alcuno, l’Associazione degli industriali, di concerto con gli uffici ministeriali preposti, potrebbe esercitare una sorta di ruolo di ‘certificatore a latere’ delle aziende investitrici. Collocato in posizione strategica, il porto di Gaeta è l’unico gate di collegamento con i traffici mondiali di cui la provincia di Latina dispone. Considerando la mancanza di aeroporti che caratterizza l’area, penalizzata oltretutto da una viabilità tra le peggiori a livello nazionale, si tratta di un punto di arrivo strategico delle materie prime necessarie alle lavorazioni e di partenza del prodotto finito per destinazioni nazionali, insulari ed internazionali”.

Le prospettive appaiono assai concrete. Nonostante la recessione degli ultimi anni, l’attività portuale è in costante crescita e nell’ultimo biennio è arrivato a movimentare una media 2,2 milioni di tonnellate di merci, gestendo l’approdo di circa 250 navi; in particolare imbarcazioni commerciali con merci solide e liquide. Nel solo primo trimestre di quest’anno ulteriori segnali di ripresa confermano il trend positivo segnando, rispetto allo stesso periodo del 2010, una crescita del 24%. Senza contare che anche il comparto del turismo crocieristico ha registrato diversi approdi di navi passeggeri presso la banchina Caboto, nel quartiere di Sant’Erasmo, con effetti positivi per un indotto che arriva a coinvolgere circa 500 addetti”.

A tale proposito, va segnalato il recente protocollo d’intesa siglato tra Autorità portuale ed Eni per l’utilizzo croceristico del vecchio pontile petroli, posto vicino al centro storico di Gaeta che potrebbe aprire ulteriori sviluppi per un’attività marittima proficua e improntata ad una maggiore sostenibilità ambientale. Un’operazione che pare possedere tutti i requisiti per convogliare ulteriori risorse statali.

Riceviamo e pubblichiamo da

Confindustria

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