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RAPPORTO EURES SULLA SANITA’
I cittadini di Latina sono i più soddisfatti

LATINA – Sei cittadini su dieci, il 57,4%, sono insoddisfatti del servizio prestato negli ospedali del Lazio. Tra questi però, i pontini risultano i meno critici. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Eures. Le maggiori criticità identificate sono “ticket (62,8% di insoddisfatti) e tempi d’attesa (75,5% di insoddisfatti)”, mentre resta positivo il giudizio sul personale medico (60,3% di soddisfatti). Si sono detti soddisfatti dei medici di base tre cittadini su quattro.

PONTINI – I latinensi sono tra i più siddisfatti il 53 % dichiara di fidarsi dell’ospadel di riferimento, molto meno i cittadini di Frosinone per esempio. Bene anche i medici di base: il 76,6 per cento dei cittadini del Lazio è soddisfatto della loro professionalità e competenza e della qualità del rapporto medico-paziente. È quanto emerge dall’analisi “Qualità e sostenibilità economica della sanità del Lazio: espertienze e valutazione dei cittadini” presentata al Palazzo della Cooperazione. L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Eures ricerche economiche e sociali e dalla onlus “Il diritto alla salute” con la somministrazione telefonica di 2.009 questionari a un campione casuale di cittadini maggiorenni, rappresentativo della popolazione del Lazio. La rilevazione è di giugno 2011. Più’ ampia è l’area dell’insoddisfazione in merito agli orari di apertura degli studi, alla puntualità e reperibilità dei medici. Un terzo dei cittadini del Lazio, per l’ultimo esame diagnostico o visita specialistica effettuati, si è rivolto al privato. La scelta di una struttura a pagamento, in quattro casi su 10 è stata “condizionata”, cioè suggerita dal medico curante; nel 14,8% dei casi è stata “obbligata” per mancanza di alternativa pubblica; nel 55,9% è stata libera. A rivolgersi ad una struttura pubblica in regime ordinario è stato, secondo l’Eures, poco più della metà del campione intervistato. La motivazione che ha spinto gli intervistati a scegliere una prestazione a pagamento nella maggioranza dei casi sono stati gli “eccessivi tempi di attesa per le prestazioni ordinarie”. Eppure, la tipologia di gestione del sistema sanitario nazionale, auspicata dai cittadini, resta il pubblico: il 60% degli interpellati ha dato la preferenza a un sistema esclusivamente o prevalentemente pubblico; il 29,4% a un sistema misto pubblico-privato; l’11,2% a un sistema prevalentemente o esclusivamente privato.

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