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SEQUESTRO SAVINA CAYLYN
Familiari di Verrecchia sconfortati

 

La foto dei rapiti è stata pubblicata dal quotidiano di Napoli Il Mattino

GAETA – Dopo le foto choc pubblicate ieri dal quotidiano Il Mattino dei marittimi della Savina Caylyn sequestrata in Somalia l’ 8 febbraio scorso dai pirati, a bordo della quale si trova anche il direttore di macchine, Antonio Verrecchia, di Gaeta, un nuovo appello è stato lanciato dalla moglie Tina Mitrano e da figli dell’uomo, che si sentono abbandonati.

La famiglia di Verrecchia, che vive nella città del Golfo, da sei mesi è nell’angoscia e nell’attesa e non ha mai smesso si sperare e di sollecitare le autorità a concludere la trattativa riportando a casa l’equipaggio. Le foto inviate per fax ai familiari nel mese di giugno ritraevano proprio gli ostaggi italiani con i mitra puntati alla testa, ma fino a ieri non erano mai state mostrate. Il

Ministero degli Esteri, attraverso l’Unità di Crisi ha spiegato in una lunga nota di essere impegnato nel seguire la vicenda del sequestro della petroliera fin dallo scorso 8 febbraio, giorno in cui la nave è stata attaccata e dirottata da pirati. La Savina Caylyn insieme alla seconda nave italiana tuttora ostaggio, la cisterna »Rosalia D’Amato« si trova al momento ancorata di fronte alle coste somale insieme a più di 20 altre imbarcazioni di diverse nazionalità cadute nelle mani dei pirati. Conclude la nota: ” la Farnesina continuerà a seguire da vicino la vicenda attenendosi al principio di riserbo non lesinando alcuno sforzo per contribuire ad una quanto più rapida soluzione della vicenda”.

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