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AUDIO – SCUOLA, CONVOCAZIONI PRECARI
Prime nomine sul sostegno
Sindacati e Cps: “Criticità irrisolte”

I tavoli dei sindacati e dell'Ufficio scolastico provinciale

LATINA – Al via la prima delle quattro giornate di convocazione dei docenti precari della provincia di Latina. Le operazioni di nomina sono iniziate questa mattina, intorno alle 10; come da calendario, i primi convocati sono gli insegnanti di sostegno. Raccolti tutti nell’aula magna dell’istituto tecnico “Galilei” di Latina, i circa 200 prof sono chiamati uno ad uno dai funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale, con il direttore amministrativo, Anna Carbonara, a dirigere i lavori. Accanto al tavolo a cui siedono i responsabili dell’ex provveditorato, quello dei sindacati di categoria, ciascuno con i propri rappresentanti, impegnati a monitorare le attività di attribuzione e a dispensare consigli ai precari più disorientati.

879 i posti disponibili da assegnare nelle quattro giornate in tutti i gradi di scuola, dall’infanzia alla superiore. Ci sono cattedre intere al 31 agosto, altre al 30 giugno, tra gli incarichi molti sono spezzoni dalle 7 ore in su. La situazione, in particolare quella del sostegno, è meno critica rispetto agli anni passati. Le cattedre da coprire sono più dello scorso anno, grazie anche ai pronunciamenti del Tar che, accogliendo i ricorsi di circa 100 famiglie di ragazzi con handicap, ha imposto il ripristino delle ore di assistenza agli alunni disabili drasticamente tagliate. Ma le criticità per la scuola pubblica della provincia restano. Quali sono? ASCOLTALO DALLA VOCE DI FRANCO MADDALENA, segretario della Cisl scuola di Latina: audioMaddalena]

Ad un anno dalla sua costituzione, il Coordinamento precari scuola di Latina non ha mancato l’appuntamento delle convocazioni. Dal banchetto allestito all’ingresso della scuola, Romolo Calcagno, responsabile del Comitato, lancia la sua denuncia: «E’ vero che la situazione a Latina è meno drammatica che altrove, ma i fondi destinati alla scuola pubblica e i contingenti nelle scuole della provincia restano inadeguati rispetto alle necessità. E’ tutta colpa dei tagli imposti dal governo. Ancora una volta gli Ata saranno isufficienti, le classi sovraffollate, i presidi dovranno dividersi su più plessi. Il tutto a scapito degli inquilini della scuola e della qualità della didattica». ASCOLTA: audioCalcagno]

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