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AUDIO – CONVOCAZIONI ATA
Anpa: “Sicurezza a rischio nelle scuole”

LATINA – Scuole pontine a rischio sicurezza. Il taglio del governo sul personale Ata penalizza nel Lazio la provincia di Latina, priva alcuni plessi della necessaria e dovuta vigilanza e costringe a casa lavoratori che hanno alle spalle sette, otto, anche dieci anni di servizio. La triste realtà emerge nella quarta giornata di convocazioni dei precari della scuola, dedicata questa volta non ai docenti, ma al personale ausiliario delle scuole.

Ridotti all’osso gli incarichi a tempo determinato disponibili per la nuova stagione scolastica: sono 26 (di cui un part time) per i bidelli, 2 per gli assistenti tecnici, 22 per gli amministrativi, a fronte di una contrazione pari a circa 250 posti. «Il taglio del 17% preannunciato dal Ministero nella nostra provincia è pari al 23, anche 25% – mette in chiaro Annamaria Porcu, segretario provinciale dell’Anpa (Associazione Nazionale Personale Ata) di Latina – ci sono scuole materne ed elementari sul territorio che possono fare affidamento su un solo collaboratore scolastico e sono plessi sviluppati su due piani o piani distaccati che avrebbero bisogno di ben altre risorse per garantire pulizia e sicurezza». ASCOLTA: audioPorcu]

Monica e Riccardo, ognuno con la sua storia, sono casi emblematici: entrambi hanno prestato servizio per anni nelle scuole della provincia, entrambi resteranno senza lavoro a causa della cura dimagrante imposta al personale della scuola. ASCOLTA: audioMonica-Riccardo Ata]

9 SETTEMBRE – Proseguono a ritmo serrato le convocazioni per i docenti precari della provincia di Latina. Oggi, venerdì 9 settembre, tocca agli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado. La situazione, per il grado superiore in particolare, è critica: sono circa 175 le nomine da fare, su un totale di 5-6mila aspiranti prof. «Un numero ridicolo rispetto alle richieste» dice Gaetano Arduini, segretario provinciale della Uil scuola di Latina. ASCOLTA:   audioArduini]

«Le operazioni procedono a rilento e con grande difficoltà – denuncia Patrizia Giovannini, coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti – il quadro delle disponobilità viene comunicato solo all’ultimo minuto. Avendo subito variazioni, chiederemo che oggi sia reso noto prima di procedere con le assegnazioni». ASCOLTA: audioGiovannini]

8 SETTEMBRE – E’ un vero e proprio tour de force quello a cui sono sottoposti rappresentanti sindacali, dipendenti dell’ex provveditorato e insegnanti coinvolti nelle operazioni di nomina dei precari propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico. Le attività di attribuzione li hanno impegnati ieri per ben dodici ore; la prima giornata di convocazioni al Galilei si è chiusa solo alle 22. E quella di oggi promette altrettanto lavoro. I funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale hanno cominciato a chiamare gli aspiranti solo alle 10.30, un’ora e mezzo dopo rispetto all’orario di avvio previsto. Il ritardo è dipeso dai una serie di controlli effettuati sulle cattedre disponibili e sulle certificazioni previste dalla legge 104 in forza delle quali i docenti invalidi o con parenti stretti affetti da invalidità e bisognosi di assistenza hanno la priorità nella scelta della scuola di servizio.

I convocati di oggi sono i docenti della scuola dell’infanzia e primaria, tanto sostegno quanto posto comune. Secondo le indicazioni dei sindacati, tra materna ed elementare sono circa 200 le cattedre da assegnare. La primaria comune è il grado che paga il prezzo più alto dei tagli ministeriali, con 35 posti disponibili, «pochi rispetto agli aspiranti maestri» chiosa Gaetano Arduini, segretario provinciale della Uil scuola di Latina. L’infanzia

Conferma una situazione di sofferenza anche Imma Foggia, della Flc-Cgil. ASCOLTA: audioFoggia]

7 SETTEMBRE – Al via la prima delle quattro giornate di convocazione dei docenti precari della provincia di Latina. Le operazioni di nomina sono iniziate questa mattina, intorno alle 10; come da calendario, i primi convocati sono gli insegnanti di sostegno. Raccolti tutti nell’aula magna dell’istituto tecnico “Galilei” di Latina, i circa 200 prof sono chiamati uno ad uno dai funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale, con il direttore amministrativo, Anna Carbonara, a dirigere i lavori. Accanto al tavolo a cui siedono i responsabili dell’ex provveditorato, quello dei sindacati di categoria, ciascuno con i propri rappresentanti, impegnati a monitorare le attività di attribuzione e a dispensare consigli ai precari più disorientati.

879 i posti disponibili da assegnare nelle quattro giornate in tutti i gradi di scuola, dall’infanzia alla superiore. Ci sono cattedre intere al 31 agosto, altre al 30 giugno, tra gli incarichi molti sono spezzoni dalle 7 ore in su. La situazione, in particolare quella del sostegno, è meno critica rispetto agli anni passati. Le cattedre da coprire sono più dello scorso anno, grazie anche ai pronunciamenti del Tar che, accogliendo i ricorsi di circa 100 famiglie di ragazzi con handicap, ha imposto il ripristino delle ore di assistenza agli alunni disabili drasticamente tagliate. Ma le criticità per la scuola pubblica della provincia restano. Quali sono? ASCOLTALO DALLA VOCE DI FRANCO MADDALENA, segretario della Cisl scuola di Latina: audioMaddalena]

Ad un anno dalla sua costituzione, il Coordinamento precari scuola di Latina non ha mancato l’appuntamento delle convocazioni. Dal banchetto allestito all’ingresso della scuola, Romolo Calcagno, responsabile del Comitato, lancia la sua denuncia: «E’ vero che la situazione a Latina è meno drammatica che altrove, ma i fondi destinati alla scuola pubblica e i contingenti nelle scuole della provincia restano inadeguati rispetto alle necessità. E’ tutta colpa dei tagli imposti dal governo. Ancora una volta gli Ata saranno isufficienti, le classi sovraffollate, i presidi dovranno dividersi su più plessi. Il tutto a scapito degli inquilini della scuola e della qualità della didattica». ASCOLTA: audioCalcagno]

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