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CAMERA ARDENTE PER DI LEGGE
Oggi i funerali: è lutto cittadino

Il feretro trasportato nell'aula consiliare del Comune

APRILIA – Il feretro del caporal maggiore Massimo Di Legge morto venerdì in Afghanistan è arrivato domenica pomeriggio ad Aprilia la città dove il giovane militare era nato e vissuto, accolto da un picchetto del suo reparto, i militari del Raggruppamento logistico centrale di Roma, dal sindaco Domenico D’Alessio, da alti rappresentanti dell’Esercito Italiano e dalle dalle autorità militari locali. Ad attendere il ritorno del militare 28enne anche una folla di cittadini che si sono stretti attorno ai familiari: al papà Franco e alla mamma Antonella con i due fratelli, Ilenia di 25 e Fabio di 21. La salma assieme a quelle degli altri due militari era arrivata a Pratica di Mare attorno alle 9,30. Poi, a Roma, sono stati effettuati gli esami autoptici all’Istituto di medicina legale disposti dalla Procura militare di Roma.

All’arrivo nella città natale, avvenuto nel primo pomeriggio, la bara del soldato avvolta in una bandiera tricolore è stata sollevata da sei militari e portata nell’aula consiliare del Comune di Apirlia dove è stata allestita la camera ardente. L’arrivo del carro funebre è stato salutato da un applauso e da scene di profonda commozione e disperazione da parte della famiglia e degli amici. In particolare il fratello di Di Legge non ha smesso di battersi il petto e di ripetere il nome di Massimo.  

Il sindaco D’Alessio

LE AUTORITA’ – Di Legge era partito per l’Afghanistan lo scorso 3 maggio e sarebbe dovuto tornare in Italia a metà di ottobre.  A rendere omaggio al corpo del militare caduto è arrivato il generale di corpo d’armata, Mauro Moscatelli, comandante militare della Capitale. Poi è arrivata ad Aprilia la governatrice del Lazio, Renata Polverini. La Governatrice ha salutato la famiglia Di Legge: «In questi momenti le parole non si trovano. La vicinanza comunque è un segnale importante che queste famiglie si aspettano nel momento in cui i loro figli hanno sacrificato le vite giovanissime per la patria in un paese difficile in cui la democrazia è in salita, ed hanno servito con onore l’Italia». Polverini si è detta particolarmente colpita dalla giovane età dei genitori del militare e dalla presenza dei nonni. «Sono famiglie straordinarie, con la loro dignità – ha aggiunto – purtroppo ne ho già incontrate troppe. Non c’è bisogno neanche che parlino: bastano i loro occhi per rappresentare che i loro figli erano lì per convinzione, credevano nei valori e sono morti onorando il loro paese». La governatrice ha ricordato anche Massimiliano Ramadù, il militare di Cisterna rimasto ucciso in missione.

 

Il picchetto d'onore all'esterno della camera ardente

LUNEDI’ I FUNERALI – Oggi  alle 16, nella chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti, avranno luogo le esequie. La camera ardente resterà aperta dalle 9 di oggi alle 15,30. Per tutte le vie di Aprilia i manifesti funebri, listati a tricolore, con il volto del giovane morto lo scorso 23 settembre ad Herat e oggi è lutto cittadino.

 

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