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LATINA – Professori, studenti, lsu, sindacati si stanno organmizzando in questi giorni in vista dello sciopero generale della scuola in programma venerdì prossimo, 7 ottobre a Latina. Ognuno di loro ha un motivo diverso per scioperare, ma alla base di tutto ci sono i tagli voluti dal ministero.
PRECARI E STUDENTI – I precari della scuola scioperano perché le graduatorie, non sono state rispettate e il taglio dei 12 miliardi andrà a sommarsi agli 8 già tolti, per un totale di 19 milioni di euro. Il Comitato precari della scuola di Latina ha organizzato per oggi un’assemblea pubblica presso l’istituto Gallilei di Latina alle ore 15. Allo stesso orario è in programma, presso il liceo Dante Alighieri l’assemblea degli studenti promossa dal rappresentante della Consulta provinciale degli studenti Matteo Palombo, per organizzare la manifestazione di venerdì.
CISL PREOCCUPATA – Anche la Cisl protesta per i tagli e pone l’accento su un’altra delicata questione: “La riduzione del monte ore annuo delle attività didattiche curriculari – affermano Pasquale Verrengia e Franco Maddalena, della Cisl Scuola – porta a un aumento degli alunni nelle classi, con queste ultime che si stanno trasformando in vere e proprie classi pollaio, con non trascurabili problemi sul versante della sicurezza”. La Cisl scuola ha scritto all’ufficio scolastico regionale e provinciale, e al Prefetto di Latina per mettere in campo tutte le iniziative possibili per far fronte alla grave situazione.
GLI ACCORPAMENTI – C’è di più: entro dicembre deve essere portata a termine la procedura che prevede gli accorpamenti di più scuole in istituti comprensivi, sotto la direzione di un unico dirigente. Con molta probabilità dalle attuali 17 scuole si passerà a 11 o a 9 istituti comprensivi. Le scuole con meno di mille alunni perderanno la dirigenza e saranno inglobate da altri istituti.
