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VITTIME DEL LAVORO 61° GIORNATA
In provincia 14 morti nel 2010
La cerimonia a Priverno

Il monumento alle vittime del lavoro inaugurato ieri

PRIVERNO – La sicurezza degli incidenti sul lavoro, l’azione di contrasto al lavoro nero, l’adeguamento delle sanzioni per le violazioni alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la semplificazione amministrativa di alcune forme di tutela delle Vittime, le cure mediche e riabilitative dopo l’infotunio, sono stati i temi principali della 61° Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che si è svolta domenica 9 ottobre, a Priverno.

Di lavoro si continua a morire: in provincia di Latina  nel 2010 sono stati 4367 gli infortuni di cui 14 mortali, 12 nel comparto industriale, 1 in agricoltura e 1 nel settore pubblico. “Dati preoccupanti  – dice il presidente provinciale Elio Compagnucci – che confermano il grave fenomeno dell’andamento infortunistico, sebbene una sostanziale stabilità dei casi mortali”. Nel 2009 le vittime sul lavoro erano state 15. Di lavoro non si deve più morire – afferma Compagnucci Presidente dell’ANMIL – occorre uno sforzo prima di tutto culturale, attraverso l’educazione delle nuove generazioni, la formazione continua alla prevenzione attraverso la scuola e il lavoro, l’informazione chiara sui costi, non solo umani ma anche sociali, dell’insicurezza”.

Nel corso della Messa che ha aperto le celebrazioni, nella Chiesa di “S. Antonio Abate”, il parroco Don Giovanni Battista Ficarola nella sua omelia ha espresso parole di conforto e vicinanza a tutte le vittime degli incidenti sul lavoro, alle vedove e agli orfani. Poi, il  lungo corteo degli invalidi, accompagnati dalle note della Banda musicale, si è diretto in Piazza S. Lorenzo dove è stata deposta una corona di alloro al “Cippo” in memoria dei caduti sul lavoro, inaugurato proprio per l’occasione.

Per il comune di Priverno c’era l’assessore Angelo Miccinilli, alla manifestazione ha preso parte l’Inail nella persona della direttrice,  Vita Rocca Romaniello che ha assicurato la piena collaborazione per la soluzione dei problemi che si manifestassero a livello locale. Assenti gli altri rappresentanti delle istituzioni.

 

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