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LICENZIAMENTI LAZZERI
Accordo pesa sulla coscienza di azienda e Federlazio

SABAUDIA – La Flai Cgil stigmatizza quanto avvenuto nei giorni scorsi a Sabaudia quando un lavoratore dell’azienda Lazzeri ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato licenziato. “L’azienda – spiega il segretario Eugenio Siracusa – vuole strutturare il mercato del lavoro realizzando un modello organizzativo flessibile, non regolamentando i diritti dei lavoratori, come questo operaio che da 35 anni lavora in Lazzeri. L’azienda, ma soprattutto la Federlazio, non hanno voluto neanche pensare di fare un accordo che prevedesse, per esempio, la mobilità in deroga per concedere a diversi lavoratori che hanno i requisiti, di poter andare in pensione senza patemi d’animo. Episodi di questo genere – aggiunge Siracusa – accadono quando le parti negoziali pensano solo alla realizzazione dei loro obiettivi, perdendo di vista il senso di responsabilità sociale che le aziende e soprattutto le associazioni datoriali di rappresentanza dovrebbero avere. Con questa logica la Flai Cgil e la Fai Cisl sono state estromesse, di fatto, dal tavolo negoziale. Per questo motivo le conseguenze di questi licenziamenti ricadranno sulla coscienza di coloro che hanno firmato quell’accordo, compreso quell’organizzazione sindacale che l’ha sottoscritto. Ai lavoratori – conclude Siracusa – chiediamo di mantenere la calma e la tranquillità, anche se non è semplice, mentre abbiamo richiesto un incontro urgente alla Regione Lazio. Nei prossimi giorni terremo un’assemblea, perché quello che è successo deve far capire a tutti che, se gli accordi non sono condivisi, si possono verificare in questa fase di crisi, simili gesti; per questo saremo vicini ai lavoratori”

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