AUDIO – VERTENZE SINDACALI
Crisi senza fine in provincia di Latina

CORDEN – Accordo lacrime e sangue per la Corden Pharma. Restano i 213 esuberi. E’ quanto emerso nell’incontro terminato a tarda sera ieri tra azienda e sindacati. Un accordo duro ma necessario per risollevare le sorti dell’azienda e renderla di nuovo competitiva.

Che cosa prevede l’accordo ce lo ha spiegato Roberto Cecere della Femca Cisl

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MULTISERVIZI – E sono in sciopero i lavoratori della Multiservizi di Priverno a causa del mancato pagamento dello stipendio del mese di Ottobre. L’azienda ha cercato di evitare la serrata indicando lunedì 19 dicembre come la data utile per procedere al pagamento. Ieri però nessuno ha ricevuto lo stipendio quindi i lavoratori si sono difesi con l’utlimo strumento rimasto visto che sono stati già attivati tutti i percorsi possibili, tra cui anche il tavolo di crisi che si è svolto in Provincia il mese scorso. Allo sciopero di oggi hanno aderito la maetà dei dipendenti, gli altri hanno garantito il servizio mensa per gli asili nido e il centro anziani di Priverno.

PAOIL E GRANAROLO – Ieri invece in Confidustria si è svolto l’incontro per una verifica della situazione Paoil sia per i cronici ritardi dei pagamenti degli stipendi e sia sulla situazione della produzione. L’azienda ha annunciato le enormi difficoltà economiche che potrebbe portare allo slittamento del pagamento della 13^ mensilità. E sono emersi ancora più evidenti i problemi legati ai volumi produttivi che fanno temere ricadute ancora più gravi per il prossimo anno. E’ stato dunque indetto lo stato di agitazione con il blocco di tutte le forme di flessibilità e straordinarie e indetto uno sciopero di ore 16 che avrà inizio domani alle 08:30. Preoccupazione è stata espressa dalla Ugl che domani incontrerà anche i vertici del gruppo Granarolo, per definire ulteriori ammortizzatori sociali per i 107 lavoratori ai quali la cassa integrazione in deroga scadrà il 31 dicembre.

GLT – E oggi è stato anche il giorno della GLT di Latina Scalo dopo il passaggio di ramo di azienda alla Tagos. Solo qualche ritardo nel passaggio dei 33 lavoratori, ma l’azienda ha riconfermato gli investimenti previsti e il reimpiego di tutto il personale.