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CONGRESSO PROVINCIALE UDC
Forte verso la riconferma
Fanti: “Cattolici hanno molto da dire”

Il segretario dell'Udc Michele Forte

SABAUDIA – Si terrà  sabato 17 dicembre, a partire dalle 10, presso l’Hotel Oasi di Kufra di Sabaudia il congresso provinciale dell’Udc pontino.

“Questo congresso – spiega il segretario, Michele Forte – arriva al termine di un percorso lungo e importante, che ci ha visto impegnati nel rinnovare i segretari e i comitati responsabili del partito in tutta la nostra provincia. Un percorso, partito due anni fa con la campagna di tesseramento, nel quale abbiamo registrato un crescente e rinnovato interesse, non solo tra i nostri iscritti, ma anche tra i moderati che avevano scelto altri schieramenti politici. Si tratta della prova del buon lavoro che l’Udc sta facendo a livello territoriale e regionale. Un partito che ha saputo rispondere in questi mesi ai problemi concreti delle persone, come testimoniato dal Piano Casa e dagli interventi in favore delle famiglie e delle fasce più fragili. E che, a livello nazionale, ha dato prova della sua responsabilità nei confronti del Paese contribuendo alla formazione di un nuovo governo che sta assumendo scelte difficili ma necessarie per fronteggiare la crisi”.

“Nelle ultime settimane – continua Michele Forte – lo scenario politico nazionale è cambiato. Il congresso è, quindi, anche l’occasione per un confronto sulle prospettive future alle quali, come in passato, intendiamo dare il nostro contributo. Anche perché questo è il momento per crescere ulteriormente, verso una forza più ampia. Per l’Udc sarà importante aprirsi all’esterno, alle competenze e alle esperienze di chi condivide i valori della solidarietà, della famiglia, della cooperazione e dell’impegno sociale che da sempre ci contraddistinguono. Così come sarà determinante continuare lungo il percorso della formazione di una nuova classe dirigente radicata sul territorio, dotata di competenze e capace di ottenere consenso sui meriti e sulle idee”.

PATRIZIA FANTI – In vista del congresso l’assessore comunale di Latina dell’Udc, Patrizia Fanti sottolinea l’importanza del ruolo dei cattolici oggi. «Il cattolico non passa mai di moda, si evolve con la società che cambia conservando i principi non negoziabili, nel campo della vita e della famiglia, della concezione della persona, della libertà e dello Stato. Il cattolico che governa ha una responsabilità sociale e deve avere un ruolo attivo per il rinnovamento del tessuto della società civile, tenendo ben presenti quelli che sono i principi di ispirazione cristiana, per il perseguimento del bene comune sugli interessi e le strumentalizzazioni di parte. Oggi il cattolico deve ritrovare la voglia di protagonismo in politica e considerare i “principi non negoziabili” quali la difesa della vita, della famiglia, della libertà di educazione,del superamento delle povertà vecchie e nuove, un punto di partenza e non il punto di arrivo, un terreno comune da cui partire per realizzare una nuova politica a tutto campo, attraverso il dialogo e il confronto, senza perdere la propria identità. In questi tempi di crisi soprattutto culturale, l’apporto dei cattolici ha la sua originalità che si fonda sulla dottrina sociale della Chiesa che anche oggi ha ancora molto da dire». Lo afferma l’assessore ai servizi sociali del Comune di Latina, Patrizia Fanti, alla vigilia del congresso provinciale dell’Udc in programma domani dalle ore 10 all’hotel Oasi di Kufra di Sabaudia.

«Stiamo vivendo un periodo storico in cui la crisi economica ci pone di fronte a grandi sacrifici e a prese di coscienza. – sottolinea Fanti – I giovani che vivono quotidianamente sulla loro pelle la precarietà del mondo del lavoro, le famiglie che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese sono in continuo aumento, aggravando la disuguaglianza sociale e affievolendo la speranza di un futuro migliore. Per questo motivo, ora più che mai, i cittadini cercano punti fermi e risposte concrete. Per questi motivi i cattolici della classe politica dirigente devono essere sempre più espressione di quei valori non negoziabili che pongono l’Uomo al centro delle scelte nel rispetto della dignità e della libertà della persona. Non parliamo, quindi, solo di un sostegno culturale e spirituale, ma di “fare rete” per uscire insieme da questa crisi economica, culturale e valoriale che il Paese e il mondo in generale stanno vivendo. Il rinnovamento è un bisogno che parte dall’uguaglianza di opportunità. Una sfida che è possibile vincere con la competenza, la condivisione dei grandi valori e la coesione sociale, con il prezioso contributo del terzo settore, al di là della personalizzazione. Potremmo essere, noi cattolici, uno degli strumenti per concretizzare il rinnovamento politico-culturale che i cittadini cercano. Da persone impegnate in politica dobbiamo in sintesi, essere portavoce dei reali bisogni della nostra comunità, in particolar modo delle fasce sociali disagiate, prendendo atto dei cambiamenti inevitabili dei nostri tempi, impegnandoci in una necessaria interculturalità,superando la fatica di conservarci cattolici, impegnandoci nella riaffermazione dei principi cristiani con la capacità di farlo anche con modalità diverse. L’impegno politico del cattolico – conclude Patrizia Fanti – è un dovere etico, al servizio della persona e della famiglia, chiamata ancora una volta a ricoprire un ruolo nevralgico nella società moderna. Da cattolici dobbiamo impegnarci a ricostruire, attraverso i segni del mondo che cambia, una prospettiva del futuro che possa scaldare i cuori di donne e uomini, perché provino ancora la passione per le grandi imprese».

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