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NO ALLA MANOVRA
Anche Latina scende in piazza

LATINA – Tutto pronto lunedì alle ore 16 per la manifestazione indetta dai sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sotto la prefettura di Latina per dire no alla manovra varata dal governo Monti.

Le riserve dei sindacati pontini vertono prima di tutto sul metodo di approvazione del provvedimento. A fronte di scelte che hanno una ricaduta sociale non indifferente sarebbe stato quantomeno opportuno che il governo, seppure nel rispetto dei tempi brevi che si era proposto, avesse dato seguito ad un confronto vero e proprio, piuttosto che a limitarsi a mettere al corrente le parti sociali dei contenuti della manovra. Ma non poche preoccupazioni desta il contenuto delle misure concretamente adottate dal governo. Innanzitutto l’aumento dell’IVA, delle accise sui carburanti, nonché la reintroduzione della tassa sulla prima casa, rischiano di gravare su dipendenti e pensionati e deprimere ulteriormente i consumi. Ma ciò che più indigna di più i sindacati sono senz’altro le novità in materia di pensioni che da una parte ne bloccano l’indicizzazione, riducendo ulteriormente il potere di acquisto delle stesse e dall’altra prevedono delle penalizzazioni odiose per chi esce dal lavoro, senza nessuna prospettiva per le future generazioni.
Misure di tal fatta colpiscono sempre i soliti noti, ossia lavoratori e pensionati e sono uno schiaffo a quel principio di equità che il governo aveva sbandierato fosse il criterio alla cui stregua valutare le misure da adottare in sede di approvazione della manovra economica.
Qui di equo vi è ben poco o nulla. Equo sarebbe stato un prelievo sui grandi patrimoni immobiliari e una riforma fiscale in favore di lavoratori, pensionati e famiglie. Necessario sarebbe stato adottare intensificare la lotta contro l’evasione fiscale perché è ingiusto chiedere sempre ai soliti noti di contribuire a salvare le sorti del Paese, quando molti evadono. Ma di ciò, purtroppo, non vi è traccia nella manovra.
Per dare una risposta forte a quella che rischia di essere una vera e propria catastrofe sociale CGIL, CISL, UIL e UGL Nazionali hanno deciso di indire uno sciopero dei settori industria, commercio e terziario afferenti al settore privato, da effettuarsi nelle ultime 3 ore di turno lavorativo del giorno 12 dicembre.
Contestualmente CGIL, CISL, UIL e UGL di Latina hanno convocato un attivo dei quadri e delegati  allargato ai Consigli Generali, RSU, leghe, agenti sociali, giovani, per la giornata del 12 dicembre, organizzando un presidio  permanente dalle ore 16.00 alle ore 19.00 davanti la Prefettura di Latina, in Piazza della Libertà.

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