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LATINA – E’ stato respinto il ricorso elettorale di Claudio Moscardelli (Pd) contro il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi (Pdl), eletto al primo turno lo scorso maggio. Nel dispositivo di sentenza non ci sono le motivazioni, che verranno rese in seguito, forse già lunedì.
Il ricorso di Moscardelli sarebbe stato dichiarato infondato, in quanto secondo i calcoli la situazione elettorale pontina non sarebbe cambiata. Secondo indiscrezioni, i calcoli della parte resistente avrebbero, infatti, dato un risultato inaspettato: pur conteggiando tutti i voti eventualmente non conteggiati e pur assegnando le schede annullate a Moscardelli, ci sarebbe stato comunque uno scarto di 39 voti che non avrebbe permesso in ogni caso il ballottaggio. Ora si attendono le motivazioni ufficiali del Tar.
“Siamo soddisfatti del risultato. Confidavamo nella vittoria” – ha commentato Giacomo Mignano, avvocato del sindaco, che aveva presentato anche un ricorso incidentale per alzare la percentuale di vittoria di Di Giorgi al 52,2% anziché il 50,8%. Ora si attende di capire se Moscardelli e il Pd intenderanno presentare ricorso al Consiglio di Stato.
DI GIORGI – “Il pronunciamento del Tar rappresenta l’esito scontato e previsto di un ricorso inconsistente, montato dall’opposizione con l’unico obiettivo di creare confusione per tentare di giustificare una evidente sconfitta elettorale” è stato il commento del Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi che ha aggiunto: “Il PD, invece di pensare ai reali problemi della città si perde in iniziative vuote, finalizzate soltanto ad ottenere visibilità immediata”.
Il sindaco di Latina attendeva il pronunciamento del Tar per dimettersi da consigliere regionale carica che conserva nonostante l’incompatibilità. “Sono sub iudice – ha sempre detto Di Giorgi – ma appena il tar si pronuncerà agirò di conseguenza”.
