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EVASIONE DA 13 MILIONI
La Guardia di Finanza denuncia 4 persone

Palazzo M, sede della Guardia di finanza

LATINA – Il contrasto all’evasione fiscale è un tema molto sentito in questi ultimi mesi. La Guardia di finanza di Latina ha seguito il filone partito con un’indagine del settembre 2011, che portò all’individuazione di sei società “evasori totali”, e alla denuncia di un 55enne di Latina. Le società operavano nei settori dell’edilizia, metallurgico e finanziario. Nei giorni scorsi i finanzieri hanno approfondito la posizione fiscale del 55enne, attraverso una attività di intelligence e l’incrocio di alcuni dati. Induviduata in questo modo un’ulteriore società, che, con lo stesso “modus operandi”, ha evaso le imposte dirette, l’IVA e l’IRAP, omettendo di presentare le dichiarazioni fiscali, rendendo difficoltosa la ricostruzione del volume d’affari a causa della distruzione e dell’occultamento della documentazione contabile. Fino ad oggi, nei confronti del gruppo di società riconducibili all’uomo, sono stati accertati ricavi sottratti all’imposizione IRES e IRAP per oltre 13 milioni di euro e il mancato versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto per oltre 2,5 milioni di euro. Al vaglio dell’autorità giudiziari, la posizione di quattro persone segnalate per aver omesso la presentazione delle denunce fiscali e per aver occultato o distrutto la documentazione contabile obbligatoria.

SEZZE – Ma i controlli antievasione proseguono su diversi fronti su tutto il territorio provinciale. Negli ultimi giorni sono state scoperte rilevanti violazioni fiscali alle Imposte dirette e all’Iva nei confronti di una società di Sezze nel settore dell’edilizia, che ha omesso di dichiarare al fisco negli anni 2008, 2009 e 2010 circa 2 milioni di euro.

APRILIA – Intanto, nel corso di un servizio di “controlli strumentali”, una donna appena uscita da un parrucchiere ha esibito agli uomini della Tenenza di Aprilia la ricevuta del pagamento bancomat, ma non quella fiscale. Certo non si trattava di una semplice messa in piega, visto che l’importo era di 298 euro.  Al parrucchiere è stato contestato l’omesso rilascio della ricevuta fiscale.

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