ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

FATTURE FALSE PER 23 MILIONI
La GdF denuncia sette imprenditori

APRILIA – Un giro di fatture false da 23 milioni di euro è stato scoperto dalla guardia di finanza di Aprilia che ha denunciato sette imprenditori. Coinvolte cinque società apriliane e romane.

I REATI – Associazione a delinquere, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita, emissione ed utilizzo di fatture false, distruzione ed occultamento di scritture contabili sono i reati contestati a sette imprenditori e legali rappresentanti di cinque società del settore della progettazione e installazione di software e hardware: da un lato, tre “società fornitrici” con sede a Roma che emettevamno fatture per operazioni inesistenti; dall’altro lato, due “società clienti” di Aprilia che documentavano spese elevate per abbattere illecitamente il carico fiscale, anche attraverso la creazione artificiosa di un credito IVA, da utilizzare in compensazione degli altri tributi.

TRE PONTINI NEI GUAI – Nei guai sono finiti un uomo ed una donna di Aprilia e un quarantenne di Latina e per le società capitoline un perugino residente a Roma, e altri tre uomini, uno di Pomezia, uno di Monza ed un rumeno residente a Milano tutti cuinvolti nella maxi truffa. Per dare una parvenza di legalità i pagamenti delle false fatture avvenivano attarverso banche e uffici postali, in maniera tracciabile, ma successivamente le somme venivano prelevate dai conti correnti delle società fornitrici sui quali era delegato ad operare il titolare di queste ultime, che tratteneva per sé parte dei contanti e restituiva il resto alle società clienti apriliane. Così il denaro era “ripulito”.

La Guardia di Finanza ha calcolato che 15 milioni di euro siano stati riciclati in questo modo. Grazie alla disponibilità di somme liquide le società svolgevano anche una vera e propria attività nel settore, ma tutta rigorosamente in nero tanto da evadere ricavi per oltre 14 milioni di euro e Iva per 3 milioni.

 

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto