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NAUFRAGIO A LIVORNO
Recuperato il corpo del ponzese Davide Curcio

PONZA – E’ stato recuperato il corpo di Davide Curcio, il pescatore ponzese naufragato nel mare della toscana un mese fa. Il comandante del peschereccio ‘Santa Lucia II’ affondato lo scorso 11 gennaio, era rimasto intrappolato da quel giorno nella cabina dell’imbarcazione, a circa sette miglia da Rosignano.

Il corpo è stato estratto dai sub della Marina Militare, intervenuta con la nave ‘dragamine’ Viareggio, supportata da una motovedetta della Capitaneria di Livorno. Il relitto si trova a oltre 60 metri di profondità. Nel naufragio dell’11 gennaio era morto anche il padre di Curcio, Silverio, 64 anni, il cui corpo fu afferrato nell’immediatezza della tragedia dall’unico superstite, un marinaio sardo di 37 anni, Roberto Caddeo.

Il corpo di Davide Curcio era stato individuato all’interno del relitto dai sub del Cnes della polizia di La Spezia. Le operazioni di recupero sono iniziate nelle prime ore del mattino di oggi con un robot sottomarino il ‘Rov’ (al quale è applicata anche una mini-videocamera). ”E’ stata un’operazione complicata – spiega il comandante in seconda della Capitaneria di porto di Livorno, Lorenzo Cantore – Avremmo potuto agire prima, ma azioni come queste sono possibili solo con mare forza 0 e nelle settimane precedenti questo non si era mai verificato”. Ora il corpo di Davide Curcio sarà messo a disposizione della procura di Livorno che sull’incidente ha aperto un’indagine. Solo dopo le formalità di rito potrà fare rientro a Ponza per la sepoltura.

 

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