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PENSIONATI
L’Inps chiede indietro i soldi di 10 anni fa
Lo segnala la Uil

LATINA – La UIL di Latina segnala che in questi giorni stanno arrivando ai pensionati alcune lettere dell’Inps con la richiesta di soldi per erogazioni maggiori avute dieci anni fa. In alcuni casi si parla di diverse migliaia di euro anche se nelle lettere non c’è il riconteggio degli importi. Ne abbiamo parlato con Luigi Garullo della Uil che ha sollevato il problema.

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Il risultato è una richiesta di denaro ad ignari ed inconsapevoli pensionati che si vedono chiedere dall’INPS somme che vanno da pochi euro fino ad arrivare ad importi dell’ordine di decine di migliaia di euro.

“Quello che sta accadendo – dichiara Luigi Garullo Segretario Generale UIL Latina – è davvero incredibile, ci troviamo di fronte centinaia di pensionati che arrivano, spesso agitati e spaventati, presso i nostri uffici con delle lettere inviate dall’INPS, con le quali gli vengono richieste somme di denaro, a volte significative, con la motivazione di un presunto ricalcolo degli importi erogati dieci anni fa!”

“Peraltro – continua Garullo – le lettere inviate dall’INPS sono assolutamente approssimative e prive di riferimenti concreti ai motivi reali a cui si riferisce il ricalcolo, senza uno straccio di elaborato che dimostri il famoso ricalcolo avvenuto. Abbiamo condotto un approfondimento, – aggiunge ancora Garullo – rilevando che le lettere in questione sono state lavorate dall’ INPS di Roma in base ai dati rilevati dall’archivio centrale, che spesso ha una situazione diversa da quella reale risultante dagli archivi INPS Provinciali e quindi nel nostro caso dagli archivi risultanti all’INPS di Latina.”

“Sostanzialmente – continua Garullo – l’INPS di Latina, che in questo caso va precisato non ha responsabilità dirette in quanto le decisioni sono state prese a ROMA, nei periodi a cui si riferiscono le somme chieste in recupero, potrebbe aver fatto delle compensazioni oppure aver ricevuto comunicazioni del pensionato riferite ai redditi in questione, e, quindi gli importi richiesti non sono dovuti. Francamente – aggiunge Garullo – mi pare una manovra fatta con grande superficialità, in cui la regola che vale è quella di sparare nel mucchio per cercare di fare cassa.”

“Ma come si fa – dice Garullo – a dire ad una pensionato che vive solo (vedi lettera allegata) con 900,00 euro di pensione al mese, che 10 anni fa ha ricevuto 14 euro in più al mese e quindi gli tratterranno dalla pensione 525,26 euro? Il tutto in maniera più o meno presunta senza uno straccio di calcolo allegato per verificare ciò che l’INPS dice, oppure le motivazioni chiare e analitiche a cui il ricalcolo si riferisce. Ancora pochi giorni fa abbiamo rilevato il caso di un pensionato a cui erano stati richiesti 20.000 euro dovuti invece solo per una piccola parte, ma ci sono anche richieste dell’INPS per soli 100 euro.”

“E’ davvero una situazione assurda – aggiunge ancora Garullo – perché i pensionati a suo tempo sulle somme ricevute hanno già pagato a suo tempo le tasse dovute, chi gli rimborserà i soldi delle tasse IRPEF? In ogni caso – conclude Garullo – invitiamo i pensionati a recarsi presso le sedi UIL per far controllare la propria posizione, mentre all’INPS di Latina chiediamo almeno di rendersi disponibili ad esaminare senza indugio tutte le situazioni che gli sottoporremo a verifica.”

 

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