SABAUDIA – E’ arrivato il Gruppo Cinofilo dei carabinieri sul lago di Sabaudia per le indagini sul corpo emerso dalle acque lunedì mattina. Dopo i sub che hanno cominciato l’opera di perlustrazione dei fondali alla ricerca dell’arma che ha sparato il proiettile mortale, i cani addestrati potrebbero aiutare gli investigatori a capire dove è avvenuto il delitto.
Anche se i carabinieri non vogliono ancora sbilanciarsi, i risultati dell’autopsia, farebbero ormai propendere nettamente per l’ipotesi dell’ omicidio: un’esecuzione, con un colpo sparato dal basso verso l’alto a distanza ravvicinata, entrato nella parte destra del capo e uscito dalla parte opposta.
E potrebbe essere questione di ore per l’identificazione del corpo: i carabinieri guidati dal pm Raffaella Falcione avrebbero ristretto il campo a due persone scomparse e con caratteristiche corrispondenti a quelle dell’uomo ritrovato morto nel lago. Il medico legale Saverio Potenza ha anche confermato che il corpo era in acqua da tre-quattro giorni al momento del ritrovamento.