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LOTTIZZAZIONE ACCIARELLA
Il Pd chiede audizione in commissione

LATINA – Il consigliere comunale del Partito democratico di Latina Fabrizio Mattioli torna sul caso dell’Acciarella ribadendo che il progetto approvato dalla giunta comunale non è chiaro e chiede in una nota l’audizione in commissione dell’assessore comunale al governo del territorio, Orazio Campo. Secondo il Pd il progetto edificatorio che riguarda il borgo al confine tra Latina e Nettuno è figlio di una procedura illegittima.

«Dallo studio del piano di lottizzazione emergono giorno dopo giorno aspetti sempre più preoccupanti rispetto a un iter palesemente sbagliato – scrive Fabrizio Mattioli – Abbiamo richiesto agli uffici di acquisire una serie di documenti tra i quali la planimetria in scala della pianta dell’Acciarella perché siamo pronti a presentare sia in commissione urbanistica sia alla Regione Lazio le nostre ipotesi in merito a un piano di lottizzazione che si configura chiaramente in variante al piano regolatore generale». Non è questa l’unica anomalia del piano rilevata dal Pd. A un esame più approfondito, infatti, è emerso che mancherebbero diversi pareri: «Quello inerente il vincolo paesaggistico – continua Mattioli – che non può non esserci in presenza di un parere su un vincolo archeologico. Quest’ultimo inoltre ci sembra decisamente lacunoso e superficiale rispetto all’opera che si intende realizzare».

L’adozione del piano di lottizzazione, poi, è stata effettuata con un’interpretazione singolare del nuovo piano casa della Regione in base alla quale non ci sarebbe bisogno della pubblicazione del piano stesso. «Da quanto ci risulta – spiega Giorgio De Marchis, capogruppo del Partito democratico – i procedimenti di pubblicità dell’adozione del piano, ovvero la fase della pubblicazione delle osservazioni e delle controdeduzioni, non possono essere superati dalla legge regionale. Sarà pertanto opportuno valutare anche questo aspetto che, qualora non fosse applicato, finirà per comprimere i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini».

«Chiederemo – concludono i consiglieri del Pd – che l’assessore Campo risponda a tutte queste domande in commissione. Perché oltre a essere convinti della bontà della nostra posizione siamo certi della necessità e dell’opportunità politica di rivedere la decisione assunta non solo perché illegittima, ma soprattutto perché sbagliata».

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