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METRO LEGGERA
Il Pd chiede conto del lavoro della commissione

LATINA – “A che punto è il lavoro della commissione di valutazione sulla metro?”. Una domanda semplice alla quale il consigliere comunale del Partito democratico Fabrizio Porcari aveva invitato a rispondere l’amministrazione comunale. E alla commissione viabilità di questa mattina ha partecipato l’ingegner Lorenzo Le Donne, per rispondere ai quesiti posti dal Pd.
A luglio 2011 era stata nominata una commissione di esperti per trovare una via d’uscita al contratto capestro che legava il Comune alla società Metrolatina per la realizzazione della tramvia di superficie da Latina Scalo alla marina.
Durante la seduta odierna è emerso che nella prima riunione i tecnici nominati hanno ricevuto tutto il materiale per le valutazioni riguardo la possibilità di rescissione del contratto. Il Comune sta ora aspettando questi pareri che non sono vincolanti, in quanto la commissione ha mero potere consultivo e di supporto politico.
«In attesa di questo parere non vincolante – sostiene Porcari .- il Comune ha chiesto un parere all’avvocatura? Anche su questo argomento abbiamo ottenuto una risposta vaga».
L’amministrazione ha anche richiesto al Ministero per le infrastrutture e alla Regione Lazio rassicurazioni rispetto al pagamento del contributo per chilometro. Il Comune pretende più di sette euro a chilometro (Roma ne ottiene meno di due) per gestire il servizio a costo zero. «Anche in questo caso la risposta è stata “Stiamo aspettando” – aggiunge il consigliere del Pd – ma con i tagli che stanno subendo gli enti locali un prezzo così esorbitante sembra nascondere una diversa intenzione. E ancora una volta non si prende una decisione demandando ad altri la questione».
Il problema della metro leggera, però, sembra essere un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire. Manca, infatti, l’approvazione da parte della giunta comunale della Linea 1. Ma l’approvazione non può avvenire perché il concessionario non ha ancora presentato il progetto definitivo, essendosi bloccato dopo aver sostenuto delle spese che evidentemente nessuno ha intenzione di rifondere
«Ricomponendo i pezzi di questo complicato puzzle – continua Porcari – rimane una situazione in completo stand by, perché rispetto al tema della metro l’amministrazione non sa come agire. Con il rischio, senza una definizione precisa, di perdere i finanziamenti nel giro di un paio di mesi».
«L’amministrazione si attivi in modo più deciso per uscire da questo contratto capestro nel quale ci si è cacciati – sostiene ancora il consigliere comunale – come sia Di Giorgi sia L’altra faccia della politica avevano promesso in campagna elettorale. I cittadini non vanno presi in giro, soprattutto su argomenti così importanti: non si può intraprendere l’opera rischiando il dissesto finanziario. Ci vuole la volontà politica per uscire fuori indenni da questa storia

 Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere del Pd Fabrizio Porcari

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