APRILIA – C’era tutta la città di Aprilia ad attendere il mesto corteo partito da Padova che ha riportato a casa i feretri delle cinque vittime del tragico incidente stradale avvenuto sabato scorso sull’A13 e che ha visto coinvolto il pullman sul quale viaggiavano i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e i loro familiari. La camera ardente è stata allestita nella sede della stessa associazione di protezione civile nel sito ex Claudia.
GIOVEDI’ FUNERALI E LUTTO CITTADINO – Domani alle 15.30 in piazza Roma, sul sagrato della chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti saranno celebrate le esequie e ad Aprilia sarà lutto cittadino. Il sindaco facente funzioni Antonio Terra ha disposto la chiusura dalle 14 degli uffici pubblici, anche l’attività didattica sarà sospesa nell’orario del rito funebre e tutte le manifestazioni o iniziative pubbliche eventualmente già programmate sono da considerarsi sospese. Le bandiere della sede municipale saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto. Intanto l’inchiesta per comprendere le cause dell’incidente va avanti.
L’INCHIESTA – Ieri in Procura a Padova è stato ascoltato l’autista del mezzo, Lorenzo Ottaviani, che ha ribadito la sua versione dei fatti. L’uomo – secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos – ha spiegato a più riprese il momento dell’impatto descrivendo l’improvvisa sterzata del mezzo e l’impossibilità di mantenerne il controllo. Il Pm Emma Ferrero nei giorni scorsi aveva disposto il sequestro del cellulare e della sim dell’autista oltre che della documentazione relativa al pulmann.
MIGLIORANO I FERITI – In serata è stato diramato un bollettino medico, dall’ospedale di Padova: stabili le condizioni dei cinque feriti più gravi. In miglioramento gli altri.