PONZA – 44 zone dell’isola di Ponza sono state indicate nell’ordinanza del sindaco Piero Vigorelli come pericolose per rischio frane e dunque sono state chiuse all’accesso. Tra le aree in cui è pericoloso recarsi secondo le previsioni del piano di assetto idrogeologico della Regione c’è anche Chiaia di Luna, la spiaggia più famosa dell’isola, ma il sindaco ha subito chiarito: “Sarà chiusa solo la zona sotto la falesia, il resto rimarrà aperto”.
Da quando saranno apposti i cartelli (operazione in fase di svolgimento) si andrà a proprio rischio e pericolo nelle località indicate, le più note dell’isola, perchè oltre a Chiaia di Luna c’è Palmarola, le piscine naturali, la spiaggia di Lucia Rosa, Cala Feola, Le Forna, Cala dell’Acqua, Cala Inferno, una parte del Frontone, Giancos e Santa Maria.
Proteste da parte degli operatori turistici che già devono fare i conti con la crisi e rischiano di non poter offrire le classiche gite.
Ma questi cartelli erano già stati apposti l’anno scorso, passati forse sottotono. Ora però l’attenzione è più alta sulle isole pontine dopo la tragedia di Ventotene, quando, nell’aprile del 2010, persero la vita due studentesse romane nel crollo di una parete di tufo a Cala Rossano.