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LATINA – Dei 317mila chilogrammi di rifiuti della Provincia di Latina, circa 70mila sono differenziati. Sono circa il 22% del totale. E’ il dato aggiornato fornito oggi pomeriggio dall’assessore all’Ambiente Gerardo Stefanelli e dal presidente Armando Cusani. Secondo i dati dell’ente, Latina si attesta come provincia più “riciclona” del Lazio: è al 18,6%, seguita da Roma con il 17,3%, da Viterbo con il 13,9%. Ultime le province di Frosinone e Rieti, entrambe ferme al 7,9%. “Il Piano regionale dei rifiuti” – hanno spiegato Cusani e Stefanelli – ha suddiviso il territorio in cinque Ato, a servizio dei quali sono stati individuati gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferienziati, ai quali i comuni devono conferire. I Comuni della provincia pontina sono stati divisi tra Latina e Frosinone. L’Ato Latina comprende, oltre ad Anzio e Nettuno, tutti i Comuni della provincia esclusi Gaeta, Minturno, Casterlforte, SS.Cosma e Damiano e Spigno Saturnia, che sono inseriti con Frosinone. Per i rifiuti indifferenziati sono stati individutai nell’Ato Latina, un impianto di trattamento meccanico biologico ad Aprilia e due discariche a borgo Montello per rifiuti non pericolosi, dotate di pretrattamento del flusso destinato a smaltimento, rispettivamente delle società Indeco e Ecoambiente. L’impianto di Castelforte è assegnato all’Ato di Frosinone”.
