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LIFE + REWETLAND, WORKSHOP A LATINA
L’analisi dei progetti per riqualificare i canali di bonifica

Latina

LATINA – Il Comune di Latina, nell’ambito delle attività relative al Progetto LIFE + REWETLAND (www.rewetland.eu), insieme alla Provincia di Latina, al Parco Nazionale del Circeo, al Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e alla U-Space s.r.l., prosegue nel suo programma e promuove un Workshop per la condivisione delle proposte progettuali.

In particolare, giovedì 25 ottobre, dalle ore 9.30 presso la sala conferenze “Enzo De Pasquale” del Palazzo Comunale, ci sarà il nuovo incontro per la condivisione delle scelte con tutti gli attori coinvolti nella gestione del territorio (istituzioni, enti, agricoltori e cittadini) e la collaborazione interistituzionale tra gli enti preposti alla programmazione, la pianificazione e la realizzazione degli interventi, dispensabili per garantirne l’efficacia e conseguire gli obiettivi di sostenibilità.

 Dopo la fase introduttiva, il programma dei lavori prevede la suddivisione dei partecipanti interessati in tre gruppi di lavoro tematici di seguito indicati:

Gruppo 1: Rete Ecologica, aree protette, qualità delle acque e tutela della Zona Costiera

Gruppo 2: Gestione dell’ambito urbano-progetto Marina di Latina

Gruppo 3: Attività agricole, tutela delle acque attraverso le buone pratiche

 Il progetto REWETLAND (Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “LIFE+2008”, è un progetto dimostrativo e sperimentale, che prevede la redazione di un Programma integrato di Riqualificazione Ambientale nell’Agro Pontino, territorio caratterizzato da condizioni critiche di inquinamento dei corpi idrici, dovute principalmente all’attività agricola intensiva. Obiettivo del progetto è sperimentare e sviluppare una serie di trattamenti biologici per la riduzione dell’inquinamento diffuso da fitofarmaci e la bio-attenuazione dei carichi inquinanti attraverso l’impiego di strumenti di fitodepurazione diffusa quali fasce ecotonali, ecosistemi filtro e zone umide artificiali.

Il progetto  interverrà su tutto l’Agro Pontino (circa 700 kmq), operando perciò non su un singolo corso d’acqua, ma considerando l’intera rete dei canali di bonifica (2200 km) come un unico oggetto di intervento, cosa che presuppone un cambio radicale nelle tecniche attuali di manutenzione dei canali e in generale di gestione del territorio e del paesaggio.

 

 

 

 

 

 

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