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SEX OFFENDERS
A Latina un seminario gratuito per “curare” la violenza sessuale

Violenza sessuale

LATINA – Il seminario è intitolato “Introduzione all’educazione affettiva, estetica, emozionale e alla criminologia interventistica per sindromi pedofile e sex offenders”, è gratuito e si svolgerà il 25 e il 26 ottobre all’Istituto agrario San Benedetto di Borgo Piave, e sarà tenuto dal professor Matteo Villanova, titolare della cattedra di neuropsichiatria infantile, criminologia, medicina preventiva e psicopatologia forense dell’Università degli Studi di Roma Tre.

Si tratta del primo corso per operatori del settore, organizzato in collaborazione tra il servizio Pari opportunità della Provincia di Latina, di cui la delegata è Filomena Sisca, e la Casa circondariale pontina, diretta dalla dottoressa Nadia Fontana. Sono state 200 finora le domande di partecipazione da parte di psicologi, assistenti sociali, avvocati, criminologi e professionisti che in qualche modo sono legati alla cura delle persone sessualmente violente. Anzio e Nettuno hanno presentato un gran numero di adesioni.

“Colui che violenta, aggredisce e abusa è quasi sempre stato in primis vittima di violenza, aggressione e abuso – spiega Sisca – È indispensabile curare e sostenere le vittime di abusi sessuali, spesso donne e bambini, ma si rende assolutamente necessaria la cura del violento che prima di essere un offender è stato una vittima. Non bisogna, con questo, giustificare il sex offender perché l’atto sessuale violento è, e rimane, un’azione perversa ma volontaria e consapevole. Ciò non toglie però che è compito delle Istituzioni risalire la catena della violenza per sanare alla base questo circolo vizioso che dà violenza e restituisce altra violenza alla società in cui tutti noi viviamo. Come Provincia di Latina – settore Pari opportunità, ci siamo impegnati, in collaborazione con la direzione della Casa circondariale di Latina, affinché siano adeguatamente formati operatori del settore per poter affrontare al meglio la problematica del sex offender. È anche nostra intenzione creare un tavolo permanente di confronto tra le professionalità che prenderanno parte al seminario, così da poter monitorare adeguatamente il territorio e agire al meglio per risolvere la problematica. Troppo spesso anche chi opera con i più giovani non sa come cogliere quei campanelli d’allarme che potrebbero porre l’attenzione su problemi molto gravi come la tendenza a diventare un sex offender: è fondamentale, dunque, agire proprio sui giovani. L’operatore dovrà essere adeguatamente formato a cogliere il disagio che, in altro modo, passerebbe inosservato”.

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