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DUEMILA STUDENTI IN CORTEO A LATINA
Protesta in piazza per salvare la scuola
Prosegue l’occupazione. AUDIO-FOTO

LATINA – Oltre duemila studenti hanno manifestato questa mattina a Latina in occasione della Giornata mondiale di mobilitazione studentesca ricordando gli eccidi del 17 novembre 1939, quando gli occupanti nazisti uccisero 9 studenti all’Università di Praga e i loro insegnanti e del 17 novembre del 1973, quando un carro armato abbatté il politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare. La memoria va anche al 17 Novembre 1989, giorno in cui, in Cecoslovacchia, la commemorazione del ’39 segnò l’inizio della rivolta contro il regime.

Rappresentanti di tutte le scuole occupate di Latina, Grassi, Maiorana, Dante Alighieri, Manzoni, Mattei ed Einaudi, Marconi, Vittorio Veneto, Istituto Agrario San Benedetto, ma anche una delegazione arrivata dal Campus dei Licei di Cisterna, si sono  radunati davanti ai Giardini Pubblici  per sfilare pacificamente tra cori e striscioni. Dal corteo le voci dei ragazzi al grido di “uniti si vince”: ASCOLTAaudiovoci corteo]

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IL CORTEO DEL BLOCCO – Un corteo del blocco studentesco, con un centinaio di ragazzi,  ha sfilato separatamente in Viale Umberto I. Le manIfestazioni sono state sorvegliate dalle forze dell’ordine e non si sono registrati disordini.

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OCCUPAZIONE A OLTRANZA – Intanto prosegue l’occupazione nelle scuole superiori. Le attività fervono all’interno degli istituti dove gli studenti hanno deciso di andare avanti ad oltranza con il presidio permanente, per rivendicare i punti della Piattaforma, ma anche per lanciare un grido d’allarme alle istituzioni locali, sulla condizione delle loro scuole.

Gli studenti non desistono: sono vicini alla settimana di occupazione gli allievi  del Grassi, che anche questa notte hanno dovuto subire l’azione di disturbo di esterni, arrivati fuori dall’istituto per intimidire; “resiste” da quattro giorni il Majorana,  e da circa tre giorni la protesta si è estesa al Classico, al Manzoni, al Mattei, all’Einaudi in un crescendo “oprganizzato” da coordinamento interscuola costituito tra i rappresentanti degli studenti. Il tempo passa, tra dirette radiofoniche, lezioni di ballo hip-hop, dibattiti. In Viale Mazzini gli insegnanti  hanno tenuto corsi “alternativi” : un confronto tra le figure di Pericle e Obama, un corso di archeomitologia al femminile, uno di epigenetica e uno di lettura interpretativa. Le scuole vengono ripulite quotidianamente dai ragazzi.

LE RICHIESTE DEL CLASSICO – Arriva dal Classico una lettera alla Provincia. “Lo stato di occupazione permanente non è solo per i motivi contenuti nella Piattaforma – spiegano i ragazzi – ma anche per problematiche strettamente legate alla realtà del nostro istituto:

 1. La biblioteca. Questa è una risorsa fondamentale non solo per la componente studentesca del liceo ma anche per la cittadinanza intera. Perciò ne esigiamo l’immediata riapertura che permetta di consultare in orario scolastico il materiale ivi contenuto.

2. L’edilizia scolastica. La nostra scuola versa da troppo tempo in condizioni fatiscenti che denunciano una non corretta manutenzione della struttura. La pioggia nei corridoi, in palestra, negli atri, la presenza di uno spazio (il “giardino botanico”) completamente abbandonato, plafoniere che cadono a pochi centimetri dagli studenti, servizi igienici inefficienti sono l’evidente risultato del disinteresse dimostrato in questi anni dalle Istituzioni. Per questo noi studenti auspichiamo un maggiore interesse nei confronti dell’edificio che ogni giorno ci accoglie.

3. Le aule. Durante il corrente anno scolastico, in seguito alla chiusura della succursale, il liceo si è trovato a dover collocare una classe nel laboratorio di Fisica, nel quale, di recente, si è verificata la caduta della sopracitata plafoniera ed il laboratorio è stato dichiarato inagibile. La classe è stata trasferita in uno dei laboratori di informatica con il conseguente smantellamento dello stesso. Invitiamo le Autorità competenti a intervenire per renderlo al più presto agibile, in modo da restituire lo spazio del laboratorio informatico a noi studenti.

4. Spazi per la partecipazione. In seguito al già citato accorpamento la scuola ha dovuto rinunciare all’aula autogestita, luogo di confronto e supporto fondamentale per la comunità studentesca. Vorremmo che ci fossero concessi degli spazi appositi per la partecipazione studentesca.

5. Corsi di formazione informatica per i docenti. Data la presenza nel nostro istituto di varie LIM, chiediamo che i docenti possano partecipare a un corso gratuito che li prepari all’applicazione di un metodo didattico alternativo e multimediale.

 

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