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PARCO GIOCHI AI GIARDINETTI
Interrogazione della Zuliani

Nicoletta Zuliani

LATINA – La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani ha depositato l’interrogazione rivolta agli assessori al Patrimonio e bilancio, all’Ambiente e al Verde e alle Attività Produttive inerente il parco giochi interno ai giardinetti pubblici di Latina. La ditta che occupa quell’area, mai perimetrata, lo fa senza alcun titolo autorizzotorio e rimane anche dopo tre ordinanze di sgombero da parte dell’amministrazione.
“Ma si tratta solo di un aspetto, seppur gravissimo, di un problema più ampio”, dichiara la consigliera comunale del Partito democratico.
In aprile, infatti, rispondendo a una interrogazione della Zuliani, l’assessore Maietta aveva garantito che entro il mese di maggio sarebbe stato pronto il censimento dei beni immobili comunali.
“Gli uffici stanno definendo i dettagli del software per pubblicare sul sito istituzionale del Comune il censimento che è stato affidato a una società – commenta la Zuliani – ma la pubblicazione va fatta nel più breve tempo possibile. Ci sono molti terreni, infatti, che il Comune è in procinto di perdere per usucapione, beni di cui l’amministrazione nemmeno è a conoscenza di essere titolare”.
Attivare immediatamente la banca dati permetterebbe all’amministrazione di prendere visione di ciò che è in scadenza e rivendicare i suoi beni per non perderne la proprietà.
“Ho chiesto al presidente della commissione bilancio – continua la consigliera Zuliani – di inserire tra i punti all’ordine del giorno anche la discussione sul censimento dei beni comunali. Sono passati sei mesi da quando il censimento è stato consegnato al Comune, adesso è ora che sia messo a disposizione di tutti per il bene della comunità”.
Anche per evitare casi come quello della ditta Rocco Domenico che gestisce il parco giochi in centro.
“Un’occupazione senza titolo autorizzatorio di alcun tipo nè della giunta nè del consiglio comunale come invece prevede il regolamento;non solo questa ditta non paga niente, ma ha anche raddoppiato l’area che occupava all’inizio – continua la Zuliani –. Il Comune ha anche riconosciuto che non ci sono titoli autorizzatori, viste le tre ordinanze di sgombero mai eseguite, ma non sono mai stati calcolati gli oneri che questa avrebbe dovuto pagare.

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