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Tribunale di Latina
TERRACINA – Otto anni di reclusione, la metà di quanto aveva chiesto il pubblico ministero Gregorio Capasso nel corso della sua requisitoria che aveva contestato l’omicidio volontario mentre il giudice ha derubricato il reato in colposo. E’ questa la sentenza di condanna nei confronti di Cristi Nechifor il romeno che il 26 febbraio del 2012 alla guida della sua Bmw travolse e uccise in via Pantani da Basso a Borgo Hermada vicino a Terracina una Smart su cui viaggiava Raffaele Vertolomo, 33 anni di Terracina, la moglie che si era miracolosamente salvata e la figlia, Penelope, che la donna aveva in grembo. Secondo quanto ha stabilito il giudice, l’uomo oltre ad essere sotto l’effetto dell’alcol e a guidare a folle velocità si è accollato il rischio di poter commettere un reato e di uccidere, guidando in quelle condizioni, qualcuno. Il magistrato infatti ha valutato l’elemento psicologico e ha revocato la patente a Nechifor che se vorrà ottenerla in Italia dovrà essere sottoposto ad una serie di accurati controlli della Asl e poi continuamente monitorato. Il giudice inoltre ha respinto l’istanza presentata dal suo difensore che aveva chiesto gli arresti domiciliari. Secondo il magistrato Costantino De Robbio infatti l’uomo è socialmente pericoloso. Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra novanta giorni. Oggi è stata anche riconosciuta una provvisionale di 120mila euro alla moglie della vittima le altre spese saranno da liquidarsi in separata sede.
